L'eco della città

Una grande festa di fine anno per i bambini della materna!

dell’infanzia di viale Papa Giovanni XXIII è stata una grande festa.

“Il nostro progetto – dicono le maestre – ha portato i bambini a svolgere un ‘emozionante’ percorso, fatto di giochi, storie, musica, arte dove mente e cuore del bambino hanno imparato a conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni.

Il personaggio motivante ‘il mago Emotì’ (interpretato dalla ex collega ora in pensione Carla Foi) ci ha accompagnato nel progetto. Il nostro lavoro consisteva nel riordinare gli stati d’animo che lui provava: era confuso, stralunato ed ha affidato a noi il compito di riordinare le emozioni, conoscerle e dar loro un nome. Pertanto abbiamo ideato un percorso educativo che, partendo dall’osservazione di sé, sosteneva il bambino a riconoscere, elaborare, esprimere emozioni, cercando di raccontarle, disegnarle, colorarle, esteriorizzarle nel gioco, con il corpo e la musica.

‘Il primo passo nell’educare al ben-essere emotivo è dare voce a ciò che si prova’ (Goleman).

Le esperienze fatte dai bambini, le capacità acquisite, le potenzialità espresse meritavano una conclusione degna di nota. Grazie alla collaborazione con la Scuola Secondaria Carducci è stato possibile. I ragazzi di prima A del corso musicale hanno intrattenuto i bambini della scuola dell’infanzia suonando in un breve concerto alcuni brani.

In questa occasione si sono ‘messe in musica’ le emozioni conosciute durante l’anno: felicità, sorpresa, paura, tristezza, disgusto, rabbia; al termine, poi, c’è stato un canto accompagnato dagli strumenti realizzati dai bambini.

In questo momento conclusivo, coinvolgente ed emozionante, ogni bambino è stato vero protagonista e nello stesso tempo attento spettatore.

Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione i ragazzi di prima A della scuola Secondaria Carducci ed i professori Katya Villa, Michele Fagnani, Paolo Paolini.

L’amministrazione Comunale per l’utilizzo dello spazio fiera.

E il divertente Mago Emotì – Carla Foi” concludono le maestre.

 

 

 

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