L'eco della città

Giovane imprenditore di Trezzano Sul Naviglio scrive una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Sono Andrea Pasini un giovane imprenditore di Trezzano Sul Naviglio un paese in provincia di Milano.
Quest’anno ho voluto scrivere una lettera per augurare Buon Natale a chi tutti i giorni rischia la propria vita
per difendere la nostra e per difendere la nostra Repubblica, le Forze dell’Ordine.
Dio benedica le Forze dell’Ordine.
Con questa mia Sig. Presidente volevo far arrivare a tutti gli operatori della pubblica sicurezza e alle loro
famiglie i miei più sinceri e affettuosi auguri di Buon Natale.
A loro che rappresentano il vero orgoglio italiano perché tutti i giorni lottano con coraggio, ma soprattutto
senza paura contro le avversità, i soprusi, le angherie e l’iniquità sociale difendendo la gente, l’onesta e il
Tricolore.
Un grido di speranza, un grido d’aiuto rivolto a tutti i Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri, agenti di Polizia Locale
senza dimenticare i rappresentanti dell’Esercito sparsi si tutta la penisola ed impegnati nel duro lavoro di
difendere la Libertà di molti popoli in diversi paesi nel mondo.
A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento, ma anche l’affetto e la stima di milioni di italiani che lodano il
loro lavoro e che gli vogliono bene.
Dobbiamo ringraziarli perché tutti i giorni rischiano la loro vita per difendere la nostra.
Dobbiamo dirgli grazie perché escono di casa ogni mattina guardando negli occhi i propri figli e le proprie
mogli con il rischio, concreto, che quello potrebbe essere l’ultimo bacio o l’ultimo sguardo dato ai loro cari.
Dobbiamo dirgli grazie perché credono con passione, amore, coraggio ed onestà in quello che fanno.
Dobbiamo dirgli grazie perché continuano a crederci, con l’anima più pura, anche se chi dovrebbe difenderli
ed onorarli per molti anni è stato il primo a voltargli le spalle appena ne ha avuta l’occasione.
Dobbiamo dirgli grazie perché credono talmente tanto nella loro mansione che la svolgono al meglio
nonostante lo stipendio da fame che percepite ogni mese.
Lavorano anche più del necessario, per quello spirito di abnegazione capace di contraddistinguerli
continuamente.
Dobbiamo dirgli grazie perché se la gran parte dei rappresentanti dello Stato ha tradito la fiducia di noi
italiani, loro continuano a darci la speranza che esita una parte della nazione sana e vogliosa di stare,
incondizionatamente, dalla parte integra delle istituzioni.
Dobbiamo dirgli grazie perché per merito della loro forza irreprensibile riescono, in questo momento di crisi,
a dare un modello ai giovani.
Giovani che stanno perdendo di vista i veri valori dell’esistenza, per colpa di una società che pensa quasi
esclusivamente ad esaltare chi non se lo merita e perde sempre più di vista di esaltare e difendere gli onesti
e i meritevoli.
Mentre loro resistono e si pongono da barriera contro l’orrore, matrice unica di un mondo sul punto di
crollare.
Dobbiamo dirgli grazie perché riescono in ogni istante a mantenete la calma e di questo anch’io voglio
chiedergli scusa.
Mi permetto di farlo a nome di quegli esseri che durante le manifestazioni cercano di umiliarli sputandogli o
picchiandoli.
Ma loro sono marmo contro la palude.
Gesù diceva “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
Solo le Forze dell’Ordine con la loro fierezza possono perdonarli ed andare avanti.
Dobbiamo dirgli grazie perché giornalmente nella buona e nella cattiva sorte, difendono il tricolore nelle
piazze, nelle vie, nei quartieri e laddove la politica ha smesso di tornare.
E allora, durante questo Natale, mentre la crisi ci attanaglia e ci stringe senza tregua, respiriamo e
dedichiamo un pensiero a chi è al fronte a chi tutti i giorni vive in trincea confrontandosi con il degrado, la
malavita, la microcriminalità e il malaffare che purtroppo nel nostro paese stenta a placarsi, lavorando per
rendere il nostro futuro un posto più sereno e sicuro.
Questo messaggio deve arrivare, soprattutto, ai più giovani.
Giovani che devono imparare il rispetto, il valore, l’armonia e la gioia di essere ligi alla legge e alle regole.
Vicini ai Carabinieri, ai Poliziotti, ai Finanzieri e a tutti i rappresentati delle Forze dell’Ordine uomini e donne
unici con una natura dedita all’immolazione lunga tutta una vita.
Hanno gli occhi rivolti verso la nostra storia, decisi a scacciare la paura del domani scegliendo di lottare e di
non chinare la testa.
Per questo i miei più sentiti auguri di Buon Natale vanno a loro, alla divisa che con grande orgoglio tutti i
giorni indossano e alle loro famiglie.
Un pensiero doveroso vola ai figli, alle mogli, ma anche ai mariti capaci di accompagnarli in questo tragitto.
A loro voglio dire che devono essere onorati di avere al proprio fianco chi indossa, sul proprio petto, un
pezzo del nostro Stato. Quello più alto, quello più sincero, quello che ci rende orgogliosi di essere italiani.
Le Forze dell’Ordine rappresentano l’onore e l’orgoglio del nostro paese.
Ed anche se le istituzioni, che servono con lealtà, molte volte purtroppo le hanno tradite sappiano tutti gli
appartenenti alle Forze dell’Ordine che milioni di italiani sono sempre al loro fianco e li stimano provando un
sentimento profondo di affetto e rispetto per quello che quotidianamente fanno, per quello che
rappresentano e per quello che sono.
Rappresentano l’esempio tra gli esempi.
Grazie di cuore e Buon Natale a tutti i rappresentati delle Forze dell’Ordine e ai loro cari.
Io gli voglio bene e invio un abbraccio fraterno con sentito affetto e profonda stima a tutti gli operatori uomini
e donne delle Forze dell’Ordine.
Egr. Sig. Presidente della Repubblica Sergio Mattarella colgo l’occasione per augurare anche a lei e alla sua
famiglia i miei più sinceri e affettuosi auguri di Buon Natale, con la certezza di trovarla sempre schierato in
prima linea nel valorizzare, difendere e tutelare uno dei comparti più prestigiosi del nostro Stato: quello della
sicurezza.
Andrea Pasini Trezzano Sul Naviglio

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