ABBIATEGRASSO – Il 10 febbraio è diventato con la legge 92 del 2004 il Giorno del Ricordo in cui “la Repubblica italiana rinnova la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”. Questo il testo della legge, la data prescelta è il 10 febbraio, giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia. “Un giorno e un Ricordo – ha affermato Umberto Maerna di Fratelli d’Italia – che deve vedere tutti gli italiani raccolti in memoria di queste persone infoibate nelle regioni del nord-est che ha visto le persone esuli, costretti a scappare dalle loro terre per sfuggire alla violenza di Tito. Per molti anni il ricordo di queste persone è stato negato, e chi, non per ragioni politiche, ma per sensibilità verso le vittime italiane, ha voluto che questa giornata venisse finalmente istituita, ora si augura che in tutta Italia si tengano, da parte delle amministrazioni comunali ed enti pubblici, iniziative per ricordare. Come Fratelli d’Italia oggi siamo qui a testimoniare la nostra coerenza, la fedeltà ai nostri principi, a onorare queste vittime come ci auguriamo avvenga ovunque, anche da parte di coloro che non appartengono alla destra politica. Oggi il Giorno del Ricordo è una legge dello Stato italiano. Stiamo ricordando gli italiani trucidati, come Norma Cossetto (studentessa italiana istriana, stuprata e uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 che la gettarono ancora viva  nella foiba di Villa Surani. N.d.r.)”. Queste le parole pronunciate da Umberto Maerna, nel Parco Comunale dedicato alle Vittime delle Foibe, in via Pianzola ad Abbiategrasso, dove alcuni rappresentanti abbiatensi di Fratelli d’Italia hanno organizzato una piccola cerimonia per onorare deponendo un mazzo di fiori avvolte nel tricolore le oltre 11.000 vittime italiane buttate nelle Foibe, cavità, fosse naturali presenti sul Carso, dove i partigiani comunisti del maresciallo Tito gettarono migliaia di  persone colpevoli solo di essere italiane o contrarie al regime comunista. L’Amministrazione comunale di Abbiategrasso ha onorato tale ricordo con un prolungato suono della sirena dei Vigili del Fuoco alle 11 di lunedì 10 febbraio. E.G.