ABBIATEGRASSO – Un messaggio all’insegna della pace quello che ci è arrivato dalla
manifestazione indetta domenica 18 settembre dalla sezione di Abbiategrasso dell’Associazione
delle Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra che anche quest’anno, come avvenne già nel 2014,
ha avuto l’onore di celebrare la “Giornata Territoriale del Ricordo” proprio nella nostra città grazie
all’impegno profuso dal presidente della sezione Giancarlo Carnelli.
Tante le delegazioni presenti, oltre alla rappresentanza della sezione provinciale, quelle delle città di
Castano Primo, Cusano Milanino, Inzago, Paderno Dugnano, Pozzuolo Martesana
,Robecchetto,Trecella e Turbigo e notevole anche la rappresentanza delle sezioni abbiatensi
aderenti all’AssoArma; presenti anche le delegazioni dei marinai, fanti, alpini, bersaglieri,
paracadutisti ed artiglieri, i marescialli dei Carabinieri Massimiliano Stefanelli e della Guardia di
Finanza Luca Barbara e il capitano della Croce Rossa Eliodora Bazzoli.
Dopo l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti di tutte le
guerre, gli interventi del sindaco Arrara, del colonnello Mauro Arnò, comandante del Centro
Documentale dell’Esercito, e del presidente provinciale dell’ANFCDG sono stati soprattutto
improntati al richiamo dei valori della pace come valore fondamentale di convivenza tra i popoli e
hanno sottolineato l’importanza del mantenere la memoria di coloro che hanno dato la vita perché
oggi noi possiamo vivere senza l’orrore della guerra.
Il Presidente Provinciale della sezione, D’Amico, ha ricordato anche la storia dell’Associazione,
nata nel 1917 durante la Prima Guerra Mondiale, con lo scopo di rappresentare e tutelare i parenti
dei militari caduti e dispersi nei conflitti e oggigiorno l’associazione si adopera anche per i militari
che perdono la vita nelle missioni di pace in cui sono ancora impegnati i soldati italiani.
Ma il richiamo è stato soprattutto quello che occorre educare le giovani generazioni a rinnegare la
guerra, l’associazione si impegna ad una collaborazione con le scuole per testimoniare questo
valore, che purtroppo non è così scontato, perché così tanti sono ancora i conflitti che oggi
opprimono i popoli che si corre il rischio di cadere nell’indifferenza.
Il corteo dopo aver sfilato nelle vie cittadine ha concluso il cerimoniale ufficiale con la Santa Messa
nella parrocchia di San Pietro mentre il momento conviviale della giornata si è svolto presso il
“Salone delle Feste” dell’oratorio San Giovanni Bosco grazie al contributo dei volontari della
parrocchia. Naomi Contiero