L'eco della città

Il Gallo fa sfilare l’ingegno di Da Vinci

ABBIATEGRASSO – Quest’anno il riconoscimento per la miglior sfilata del Palio di San Pietro è andato alla contrada del Gallo, vincitrice del Palio 2015 e che quindi aveva il compito di allestire la “corte” della sfilata storica che, domenica pomeriggio, ha attraversato le vie del centro dal Castello fino al quartiere Fiera. La contrada del Gallo si è ispirata a Leonardo Da Vinci, uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, “Lo abbiamo legato al nostro Castello per via del suo soggiorno a Milano dal 1482 al 1500, – spiegano i contradaioli – lo abbiamo immaginato sia come pittore mentre realizza il ritratto della ‘Belle Ferronnière’ sia come ingegnere. Presentiamo quindi un suo quadro e una delle sue ‘macchine’: un’imbarcazione a pale magistralmente realizzata dal costruttore Dario Noè utilizzando legni originali. Il quadro risale al primo soggiorno a Milano dell’artista, come il quadro della Dama con l’ermellino, e riflette gli intensi studi di ottica di quel periodo, evidenti nel bellissimo dettaglio del riverbero del vestito rosso sulla guancia del volto. La denominazione con cui il dipinto è universalmente noto (letteralmente ‘la bella moglie di un mercante di ferramenta’) è dovuta a un errore di catalogazione in quanto ‘Ferronnière’ si riferisce infatti al nastro o catenella con gioiello che le cinge la fronte, ornamento tipico dell’epoca (spesso usato per nascondere i segni della sifilide) che prese il nome da Madame Ferron, amante di Francesco I di Francia. La dama invece doveva essere legata alla corte di Ludovico il Moro, forse la sua amante Lucrezia Crivelli o anche Cecilia Gallerani o un’altra dama. In realtà nessuna delle proposte è ritenuta convincente da una parte sostanziale e unanime della critica. L’abbigliamento della dama è molto curato, ma non sfarzoso, senza bisogno di ostentare vistosi gioielli. Indossa un vestito con scollatura rettangolare dotato, secondo la moda del tempo, di maniche estraibili e intercambiabili, in questo caso legate da lacci che mostrano gli sbuffi della camicia bianca sottostante. Al collo la dama ha una sottile collana bicolore, avvolta in tre cerchi stretti e che ricade, annodata a un nastro, sul petto. Porta un sottile filo annodato sulla fronte che tiene ferma la capigliatura e mostra un piccolo rubino incastonato al centro”. La contrada del Gallo ringrazia Il Museo – mostra di Leonardo da Vinci presso il mulino di Mora Bassa di Vigevano e il costruttore Dario Noè per la gentile concessione della Macchina di Leonardo nonchè per l’aiuto prestato nella realizzazione della sfilata e la contrada delle Braide di Mortara per la gentile concessione di due splendidi abiti.

 

 

 

 

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