GAGGIANO – “La nostra attenzione al sociale e istruzione è alta”. Esordisce così Lida Amalia Follari, assessora ai Servizi alla Persona del Comune di Gaggiano. “Lo scorso weekend abbiamo iniziato il nostro giro in scuole e istituti di Gaggiano e frazioni. Sabato siamo stati alla scuola media Bramante. Continueremo mensilmente per tenere monitorata la situazione e capire a quali interventi e progetti dare la priorità. Le cose che vorremmo fare sono molte, la lista è lunga e non abbiamo la bacchetta magica. Capire dove intervenire subito sarà fondamentale. Abbiamo portato la fibra ottica, l’aula di musica per i disabili sensoriali e continueremo con la tinteggiatura delle varie zone della struttura. Proseguiremo questo percorso su tutti gli istituti. Un discorso diverso dovrà essere fatto per l’asilo di Vigano. Necessita di un intervento più importante e stiamo studiando la soluzione giusta, come e quanto investire. Altri progetti arriveranno nelle prossime settimane e ci sarà tempo per raccontarli… Il 10 novembre – prosegue l’ass. Follari – abbiamo consegnato le borse di studio pensate dalla Fondazione Daccò. Sono stati premiati gli studenti più meritevoli in base a caratteristiche decise dalla Fondazione. Il diplomato con il punteggio migliore e gli universitari già precedentemente insigniti del premio, che hanno mantenuto punteggi buoni e tempistiche corrette nel loro anno universitario”. In queste settimane al centro del dibattito politico gaggianese la sede della Croce Oro, sulla quale interviene anche l’ass. Follari:
“Un chiarimento vorrei farlo anche sulle polemiche inerenti la Croce Oro. Riassumendo: da molto tempo la Croce Oro opera sul territorio e nel tempo però le condizioni sono variate per diverse motivazioni. Quella principale è che il centro diurno, la Casa per gli Anziani, è stata data in concessione ad altro ente e quindi gli spazi che la Croce aveva in quella struttura sono venuti a mancare. Era vigente una convenzione che dava i locali alla Croce Oro fintanto che non si fosse presentato nuovo intestatario. Questo si è verificato ed abbiamo dovuto seguire quanto stabilito. Per poter ridefinire il tutto, avremmo dovuto vederci con Croce Oro, ma non è stato possibile. Più volte abbiamo chiesto un incontro ma non siamo stati ascoltati. Per definire un atto c’è bisogno di vedersi e confrontarsi; rimaniamo a disposizione per eventuali chiarimenti e incontri”. Luca Cianflone