ABBIATEGRASSO – Non è ancora chiaro chi sia il referente di Forza Italia ad Abbiategrasso. I Congressi comunali di F.I. del 24 e 30 novembre, tenuti in decine di comuni , sono stati “congelati”. Ancora prima di domenica 24 novembre, quando è stato annunciato, per il Congresso cittadino abbiatense è stato chiamato in causa addirittura il presidente Berlusconi, con la motivazione che coloro che si dicevano tesserati non risultavano tali e non ne avevano quindi diritto. Dall’altra, una sessantina di iscritti al partito che possono dimostrare di avere la tessera dal 2017, di aver pagato anche per il 2018, di aver richiesto già nel giugno 2018 un congresso cittadino. Congresso che si è puntualmente tenuto il 24 novembre con un presidente indicato dal segretario regionale Massimiliano Salini, ma probabilmente non del tutto in sintonia con il coordinatore provinciale Giovanni Musella. Divergenze intestine tra provinciale e regionale a cui fanno diversamente capo i due gruppi cittadini, sei persone tesserate di cui farebbero parte principalmente la famiglia Bottene e Mariella Mocci che ha presentato ricorso contro il congresso, dall’altra il consistente gruppo che ha votato Fanigliulo rappresentante cittadino. Giuseppe Fanigliulo ha ricevuto rassicurazioni dal segretario regionale Salini che lo conferma, fino a prova contraria, coordinatore. In un post pubblicato, inviato dal Coordinamento F.I Lombardia al Coordinatore Comunale di Abbiategrasso, si legge infatti della “validità della carica che avete avuto il 24/11/2019. Non essendo infatti ancora caduti i termini per l’eventuale impugnazione e non essendo definitiva la decisione del Collegio di Garanzia, la vostra carica è e resta assolutamente legittima”. Vox populi che non sempre è vox Dei, racconta che la parte in netta minoranza che ha fatto ricorso, spera nell’annullamento e in un congresso nel mese di marzo o aprile, per conservare “il potere” e poter arrivare con molti nuovi tesserati provenienti principalmente dall’entourage del vicesindaco Albetti. Chi vivrà vedrà… E.G.