L'eco della città

Fondazione AcquaLab, un’opportunità da non sprecare

ABBIATEGRASSO – Uno dei punti all’o.d.g. riguardava il ‘recesso dalla fondazione AcquaLab’. Il sindaco Arrara ha spiegato che tale Fondazione è nata nel dicembre 2009 come centro di riferimento regionale per la risorsa idrica e le bioenergie. Tra i soci fondatori il Comune di Abbiategrasso le università  degli Studi di Milano, Bicocca, Bocconi, Politecnico e Metropolitana Milanese. Sede di AcquLab la casa del Guardiano delle Acque a Castelletto. “Ma le università si sono sfilate dall’accordo, – ha comunicato il sindaco – siamo rimasti gli unici a non fare atto di recesso”. Dopo questa affermazione sembrava quindi scontato chiudere il punto ma così non è stato perché è intervenuto il consigliere Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) che ha invece informato che dal sito di AcquaLab risultano ancora presenti le università tranne Bicocca e che in questi anni la Fondazione non risulta essere stata inattiva. “Chiedo cos’è stato fatto dal 2009, se abbiamo fatto richieste o proposte, quali rapporti abbiamo tenuto con le università. Leggendo gli atti si capisce che AcquLab nasceva sotto i migliori auspici. I nostri rappresentanti nel cda, prima l’ass. Poggi poi l’ass. Colla, cos’hanno proposto?” Anche Pusterla (Pdl) si è unito alla richiesta di Finiguerra e ha ricordato che “nel 2011 era stato presentato un progetto. Amaga, abbiamo stabilito che  dovesse sfruttare la sinergia con gli enti superiori, ebbene questo è l’unico ente superiore in cui ci siamo e decidiamo di toglierci? Perchè toglierci questa possibilità?”. L’ass. Colla ha risposto: “Ho partecipato a 2 forse 3 incontri, uno all’anno, e il nocciolo era: cosa facciamo? Noi abbiamo la sede ma bisognava riempirla di contenuti. Ad Abbiategrasso è stato fatto solo un convegno nel 2010”. Ranzani (Pd) ha sostenuto la stessa tesi: “Abbiamo il contenitore ma non il contenuto”. Pusterla (PdL) ha insistito: “Perché togliere questa possibilità? Lasciate a chi arriva l’opportunità di fare qualcosa!” L’ass. Brusati ha riconosciuto che “al Comune dopo i 10.000 euro versati come capitale iniziale non è più costato nulla e potrebbe essere accolta la proposta di Finiguerra e Pusterla di congelare la decisione”. Finiguerra ha chiesto per quale motivo, visto che l’ass. Colla ha asserito che non ci fossero progetti, non è stato portato avanti l’interessante progetto di un laboratorio, presentato nel 2011 ma secondo il presidente Matarazzo la domanda non era pertinente al tema. Dopo uno scambio di battute e alcune puntualizzazioni, il punto è stato ritirato o meglio rinviato con voto unanime, solo il sindaco si è astenuto. Resta così aperta la possibilità per chi guiderà la prossima amministrazione di collaborare con le università Bocconi, Politecnico, Statale e con Metropolitana Milanese spa, enti importanti con cui  creare opportunità per il nostro territorio. E.G.

 

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