L'eco della città

Folla per il campione Nibali

ABBIATEGRASSO –  “Lo Squalo dello Stretto” ha nuotato egregiamente nell’Auditorium dello spazio fieristico nel tardo pomeriggio di sabato, conquistando con la sua semplicità e le risposte dirette il pubblico presente, nelle prime file i familiari del campione, il sindaco Nai con buona parte della giunta e l’assessore allo Sport e giovani della Regione Lombardia Martina Cambiaghi. Lo spazio fiera, gremito di fan e curiosi, ha accolto Vincenzo Nibali, il campione messinese arrivato con la vettura rosa, che ha poi autografato. Grazie all’interessamento di Andrea Noè si è svolto così il primo degli appuntamenti organizzati dal “Comitato Tappa” di cui lo stesso Noè fa parte.  L’evento ha aperto il calendario delle iniziative previste in città nei 20 giorni precedenti la partenza della tappa Abbiategrasso – Prato Nevoso del Giro d’Italia. Il ciclista professionista che corre per il team Bahrain-Merida, secondo italiano ad aver conquistato i tre Grandi Giri dopo Felice Gimondi, accomodatosi sul palco su una poltrona rossa, circondato dalle nuove leve del Velo Sport che festeggia quest’anno i 70 anni di attività, si è dimostrato perfettamente a suo agio, incalzato dalle domande dei due giornalisti Marco Pastonesi e Sergio Meda, entrambi capaci di porre domande dirette e simpatiche che hanno attirato l’attenzione del pubblico e alle quali il campione ha risposto un po’ tra il serio e il faceto con proprietà di linguaggio e la scaltrezza di chi è abituato a dialogare con giornalisti e pubblico. La prima domanda di Pastonesi ha subito suscitato l’ilarità del pubblico: “calze lunghe o corte?”, ma non poteva avere risposta in quanto Nibali non portava le calze. Nel corso della serata Nibali ha risposto compiaciuto alle domande del pubblico e dei ciclisti in erba del nostro Velo Sport che lo hanno seguito dal palco e volevano indicazioni su come allenarsi o quali rapporti usare durante le gare. Vincenzo ha presentato il volto di un campione che, come hanno sottolineato i due giornalisti che lo seguono da anni e lo conoscono, è sempre disposto a mettersi in gioco anche dopo una lunga gara e a dedicarsi al pubblico e ai giornalisti nonostante la stanchezza anche dopo le prove più dure. I veri campioni si riconoscono in poche frasi: “se sono diventato un simbolo è merito delle persone che in questi anni hanno lavorato con me”, “con me” e non “per me”. Quando il piccolo ciclista gli chiede “quanti giorni alla settimana ti alleni?” il campione guardandolo con un sorriso da padre gli domanda: “Tu quante volte ti alleni?” e dopo aver sentito “due giorni alla settimana” gli dice “io direi che per ora sono sufficienti”. In poche parole Nibali ha descritto cosa è per lui il ciclismo… “Essendo andato via di casa a 16 anni,  l’ho vissuto un po’ quasi come un militare, mi ha formato, mi sono ritrovato tra virgolette senza genitori perché i miei continuavano a fare il loro lavoro giù in Sicilia e io mi sono trasferito andando la mattina a scuola e occupando il pomeriggio con quella che sarebbe diventata la mia professione: la bici. Ci sono dei momenti duri, però la cosa importante è che la società sproni il ragazzo nel modo giusto e lo faccia crescere nel modo giusto dando le giuste indicazioni: a loro serve solo divertirsi e che l’ambiente in cui crescono gli stia vicino”. Nel corso dell’intervista Pastonesi e Meda hanno presentato il libro “La quinta tappa”, scritto da Marco Pastonesi in collaborazione con il campione, dove si parla dell’esperienza di Nibali alla quinta tappa del Tour de France, non un tratto di strada come tanti altri ma una tappa temuta e attesa dai ciclisti, “un banco di prova che divide lo spaccone dal giocatore di squadra, lo sportivo dal campione”, nel corso di questa tappa Vincenzo da semplice corridore diventa un campione arrivando terzo, con la certezza di avere con sé una vera squadra e grazie a questa consapevolezza vincerà, dopo due settimane, il Tour de France. Il banco di vendita del libro è stato assaltato dai fan che al termine dell’intervista si sono messi in fila con pazienza per far autografare la loro copia al campione e per farsi fare una foto insieme a lui. Prossimo appuntamento in attesa della tappa abbiatense del giro d’Italia l’11 maggio al Castello con l’inaugurazione di una mostra e un “aperi-cena” in rosa. (Foto di A. Varieschi). Cristina Brambilla

 

 

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