ABBIATEGRASSO – Poco prima delle 17 di sabato 25 gennaio con un megafono si annunciava entro pochi minuti una manifestazione improvvisata dal comitato “Abbiategrasso che vorrei” con la consegna simbolica al Municipio delle firme raccolte in poco più di un mese e mezzo da gruppi e associazioni che confluiscono nel comitato nato per contrastare la realizzazione dei Piani Attuativi Essedue e Bcs sull’area chiamata Ats2, adiacente all’ex Siltal e al complesso dell’Annunciata. Per “flash mob” si intende un raduno di persone in uno spazio pubblico con una finalità comune. La finalità di un centinaio di attivisti tra commercianti e ambientalisti a cui si sono aggiunti gli occasionali passanti, sabato in piazza Marconi, era quella di chiedere ancora una volta all’Amministrazione Nai di bloccare i due progetti. Daniele Marmonti, dopo aver spiegato i motivi del raduno, ha annunciato l’arrivo della postina con le firme. E la postina, in bicicletta e pure in divisa, nello stile di Maria De Filippi “C’è posta per te”, è arrivata pedalando in piazza, ha suonato al citofono del Municipio e, poiché com’era prevedibile, nessuno ha risposto e aperto, ha aperto la grande busta ed estratto il cartello che svelava il numero esatto di firme raccolte in poco tempo. Sono esattamente 4.754 i cittadini che hanno firmato finora per chiedere all’Amministrazione di non concedere la possibilità di costruire un centro commerciale che penalizzerebbe il centro commerciale naturale con i suoi negozi di vicinato che hanno una funzione sociale ancor prima che commerciale, la loro presenza e sopravvivenza è fondamentale per conservare vivo il centro storico. Un’azione simbolica quindi ma lunedì 27 la consegna delle firme è stata ufficializzata all’ufficio protocollo del Comune. Saranno inoltre presentate le osservazioni contro il progetto BCS, l’unico approvato dalla Giunta e per ora a disposizione. La manifestazione si è conclusa con foto di gruppo e molti slogan come “Abbiategrasso libera” e il più volte ripetuto “Nai, quando te ne vai?”. E.G.