L'eco della città

Fiera, la ricchezza del territorio

ABBIATEGRASSO – Pienone domenica in Fiera, bene sabato e lunedì, anche grazie alla splendida

giornata di sole. La 532esima Fiera Agricola di Ottobre, organizzata da Amaga, ha conquistato un

vasto pubblico, particolarmente apprezzato il lungo stand dedicato allo street food della filiera del

riso, cibo da strada ma in versione gourmet, curato dai ristoranti Charlie 1983 di Albairate, Kitchen

& Coffee e Osteria Santa Maria di Abbiategrasso. Dal Trippanino (rosetta di riso con la busecca alla

Milanese) all’Hot dog di campagna con pane di riso e salsiccia al vapore, dal Country Fish

(pesciolini, farina di riso, mondeghili di patata) alla Lasagna di riso al ragù contadino, tante sono

state le sfiziose scoperte per i visitatori, che ovviamente hanno potuto gustare anche le diverse

varianti di risotto, con cipolla caramellata, zola dolce e noci; crema di zucca, crescenza e mandorle

tostate; carnaroli con salsa gremolata di ossobuco e carnaroli erbette e stracchino. Parola chiave di

questa edizione della Fiera è “Pop”, popolare, come richiama il titolo del libro dello chef che l’ha

inaugurata, lo stimato Davide Oldani che nel suo discorso sabato mattina ha ricordato l’alta qualità

del riso che viene prodotto nei nostri territori. La consapevolezza dell’eccellenza dei prodotti è uno

stimolo a fare sempre meglio, sia per i produttori che per i cuochi che trasformano queste materie

prime in capolavori di gusto. Fiera “Pop” perché ha saputo, a prezzi contenuti, soddisfare un vasto

pubblico che ha avuto l’occasione di assaporare piatti da ristorante di alto livello, senza spendere

cifre esorbitanti. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al lavoro di ristoratori locali (come i tre citati

sopra) che con energia, buona volontà e creatività hanno proposto piatti a base di riso; fondamentale

la presenza delle aziende agricole del territorio, cascine, agriturismi, che hanno fornito materie

prime e raccontato ai visitatori il proprio lavoro, che svolgono con cura e passione. Tanti i visitatori

dai paesi limitrofi, della Fiera ne ha parlato anche la rubrica enogastronomica del Tg di Rai2.

Simbolo della Fiera era un grande albero della Cuccagna, un richiamo alla tradizione delle antiche

sagre popolari, ma anche simbolo della diversità del nostro territorio, della sua ricchezza, la

metaforica cuccagna che ci circonda e che alimenta le sue radici fino alla sommità. Una trentina le

aziende agricole presenti che hanno offerto degustazioni e venduto i loro prodotti, molti a marchio

Parco del Ticino, uno dei protagonisti delle Fiere abbiatensi. Interessante lo spazio della Cascina

Fraschina e dell’Azienda Agricola Cuneo che hanno creato un vero e proprio salotto dedicato alla

biodiversità. Sapere, vedere, conoscere cosa si sta mangiando, come viene fatto è fondamentale, lo

ha ricordato l’on. Paolo Cova, durante l’inaugurazione, alla presenza del sindaco Arrara, di diversi

esponenti politici della zona e di tanti agricoltori. Tra questi anche il giovanissimo Andrea Lucchi

della Cascina Fraschina, che studia all’Università Statale di Milano e ha fondato un’azienda agricola

ad Abbiategrasso, coltiva ortaggi e produce piante da orto. Amore per la terra e per il territorio,

tanta voglia di fare, umiltà e creatività, questi i suoi ingredienti, certamente una delle ricchezze del

nostro territorio che la Fiera di Ottobre ha saputo valorizzare. S.O.

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