ABBIATEGRASSO – Il 1° Maggio è una data importante perché è il risultato di una serie di lotte sostenute dai lavoratori di tutto il mondo, allo scopo di difendere i diritti e la vita stessa di ogni persona.
È un ulteriore ricordo da aggiungere al bagaglio storico dei combattenti per la libertà. Le origini di questa ricorrenza risalgono al 1866. A Chicago, in Illinois, fu approvata la prima legge che riduceva a otto ore lavorative giornaliere le interminabili giornate in fabbrica.
Tale legge è entrata in vigore nel 1867, dopo un’importante manifestazione per sollecitare il governo al mantenimento della promessa espressa l’anno precedente. Il 1° maggio 1886, in occasione del 19° anniversario dell’entrata in vigore della suddetta legge, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come giorno limite per estendere il provvedimento in tutto il territorio americano. Tragici scontri convinsero le autorità a rispettare la legge promulgata anni prima. La lotta per la difesa dei diritti civili dei lavoratori era solo iniziata. Nel 1887 il presidente degli Stati Uniti d’America Grover Cleveland ritenne che il 1° maggio potesse essere un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago.
Il popolo livornese, appena saputo dell’assassinio degli esponenti anarchici negli scontri suddetti, nel 1888 si rivoltò contro le navi statunitensi ancorate nel porto e contro la Questura della stessa città. Nel 1919 la Federazione Italiana Operai Metallurgici firmò con la Confederazione degli Industriali un accordo per la riduzione d’orario a 8 ore giornaliere e 48 settimanali. La lotta della FIOM portò anche al riconoscimento delle Commissioni interne e la loro istituzione in ogni fabbrica, la nomina di una Commissione per il miglioramento della legislazione sociale e di un’altra per studiare la riforma delle paghe e del carovita. Abbiategrasso festeggia i lavoratori nella giornata del 1° Maggio 2023, dalle ore 16 fino a sera, presso la Cooperativa Rinascita con “Musiche e Rituali”. Parole colme di ricordi e speranza sono immortalate nei versi poetici e nei messaggi in prosa letti dagli studenti dell’IIS Alessandrini-Lombardini. I gruppi musicali “Io sono Lilith” e “MusicAle” dell’IIS Alessandrini suonano brani che sprigionano sorrisi ed emozioni accompagnando i ricordi e le speranze dei loro coetanei. Il pubblico ascolta sereno e applaude gioioso quei giovani talenti. Un breve intervallo anticipa la comparsa di cinque personaggi del mondo della politica e del lavoro.
Mario Principe, rappresentante della CGIL, e i suoi colleghi espongono il loro punto di vista riguardo alla situazione disastrosa nella quale l’Italia si trova adesso. Un problema riguarda gli stage riservati ai giovani che s’incamminano verso una professione lavorativa. Tale periodo di formazione, presso un’azienda o un ente, dovrebbe essere finalizzata a favorire l’orientamento al lavoro e l’arricchimento delle conoscenze, nonché l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo. In realtà gli stagisti sono assunti per sostituire i lavoratori assenti per periodi limitati, svolgendo le mansioni proprie del lavoratore professionista, con stipendi minimi e senza contributi pensionistici. Questa verità si collega con il problema dei cosiddetti voucher come metodo di pagamento scelto da alcuni datori di lavoro per remunerare prestazioni svolte al di fuori di un regolare contratto di lavoro.
Tali buoni sembrerebbero un’ulteriore discriminazione verso quelle persone che non ottengono contratti a tempo indeterminato per vari problemi politico-amministrativi. Il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, con conseguente adeguamento del carovita, è un’ulteriore difficoltà per i cittadini che devono pagare l’affitto o il mutuo della loro abitazione. Gli esperti accennano anche alle attuali leggi sulle pensioni d’anzianità. La preoccupazione è assai rilevante per tutte quelle persone che si trovano in età non ancora pensionabile, ma con difficoltà a sostenere i ritmi frenetici degli anni passati. Gli argomenti seri, che preoccupano la popolazione nazionale, sono alleggeriti dalla partecipazione di un giovanissimo cantautore. Dario Rallo allieta gli animi suonando la sua chitarra e cantando i suoi brani preferiti riportando un discreto successo tra il pubblico. Tra una birra e un piatto di pasta offerto dalla Cooperativa Rinascita, il trio jazz di Adriano Raspo accorda gli strumenti con i quali propone poi i brani tipici che hanno portato alla notorietà il suo genere musicale. Si spera che lo spirito giovanile sprigionato in questa magnifica giornata di festa abbia contribuito a sciogliere l’avidità e la paura seminata dal governo negli ultimi terribili anni. Laura Cittar