ABBIATEGRASSO – Un’occasione per fare conoscere alla collettività la realtà di Anffas e tutto quello che da anni promuove a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie e per raccogliere fondi proprio a sostegno della struttura. Il prossimo week end, sabato 4 settembre e domenica 5, nel centro di via Stignani, gestito dal gruppo La Cappelletta, i volontari Anffas saranno presenti con il loro stand per la vendita di grappoli d’uva.
La Festa dell’Uva – che la scorsa estate non è stato possibile organizzare a causa del covid – è da sempre un appuntamento importante per il centro Il Melograno e tutta la grande famiglia di Anffas, un momento per ritrovarsi e per raccogliere fondi a favore dell’associazione.
“Siamo grati agli amici della Cappelletta – spiega il presidente di Anffas Abbiategrasso Massimo Simeoni – per la loro generosità e disponibilità. Saremo loro ospiti nei giorni di sabato e domenica. Ci troverete con la nostra uva per tutto il fine settimana, dalle 10 alle 15 e dalle 17 alle 22. Basta una piccola offerta per aiutarci nella nostra mission. Il nostro obiettivo è da sempre il benessere dei ragazzi che frequentano la struttura, e mai come ora abbiamo bisogno del sostegno di tutti per continuare a garantire servizi e la giusta assistenza”.
Ed è sempre il presidente Simeoni a raccontarci la stagione estiva degli ospiti disabili. “Rispetto allo scorso anno, con impegno, siamo riusciti a organizzare un centro estivo ad agosto, permettendo ai ragazzi del centro diurno di continuare a frequentare la struttura, dal lunedì al venerdì. E’ anche grazie a un contributo di Ticino Olona, ottenuto attraverso la partecipazione ad un bando, se siamo riusciti a offrire continuità, senza mai interrompere le nostre proposte. Abbiamo regalato loro momenti di socialità e svago, garantendo sollievo anche famiglie. Il Grest promosso da Anffas è durato tre settimane e dallo scorso 23 agosto è ripresa la regolare attività del centro diurno. A settembre porteremo, invece, i ragazzi del comunità al mare, un breve soggiorno vicino a Rimini, in una struttura adatta alle loro esigenze. E questa è senza dubbio una piccola vittoria, dopo un anno di forti limitazioni. I nostri ospiti sono stati duramente penalizzati dalla pandemia, hanno vissuto mesi all’interno della struttura senza poter ricevere visite o fare uscite sul territorio. La vacanza al mare è per loro il regalo più atteso”.