ABBIATEGRASSO – Gli Amici dell’Arte e della Cultura di Abbiategrasso hanno organizzato, con il patrocinio del Comune, una Mostra di Pittura intitolata “Mondo Frattale” presso le sale di Palazzo Stampa nel rione di Castelletto, per le domeniche dell’1 e dell’8 ottobre.
Ernesto Achilli è l’autore dei quadri esposti. Nato a Santa Maria della Versa (Pv) nel 1938, ha cominciato a dipingere agli inizi degli anni ’60 a contatto con “Pinot” Gallizio. Egli era farmacista e pittore italiano, situazionista e inventore della pittura industriale, famoso per aver esposto nel 1958 fino a 14 metri di pittura a olio su tela. Ernesto Achilli ha frequentato il liceo artistico statale di Milano, la scuola degli Artefici presso l’Accademia di Brera e Calcografia alla Scuola Civica d’Arte di Pavia. Terminati gli studi artistici, si è dedicato a un tipo di pittura “ricca di materia”. Ha cominciato a proporre figure naturali, con la tecnica dell’olio su tela, con estrema facilità soddisfando il proprio “desiderio di natura”. Recuperando una certa discorsività coloristica, Ernesto Achilli si è orientato verso una nuova figurazione. “I soggetti rappresentati richiamano i paesaggi agresti della terra padana e rappresentazioni di silenziosi oggetti della vita quotidiana, che ingranditi assumono un’aria monumentale poetica”. Così hanno scritto di lui Cesare Francesco Nai, Jlenia Selis e altri autori sull’opuscolo illustrativo, il cui il progetto grafico è di Alessia Achilli, presentato alla Mostra. Nei lavori esposti a Palazzo Stampa, questo straordinario artista si è soffermato sul concetto di “frattale” e sulla stretta relazione fra arte e matematica. “Frattale” è un oggetto geometrico dotato di una particolare trasformazione logica del piano e dello spazio. Dilatando o contraendo i segmenti della sua forma, e ripetendosi allo stesso modo su scale diverse, si ottiene una figura simile all’oggetto originale. Il concetto di “frattale” apparve nel 1975 con la pubblicazione di un saggio scritto dallo scienziato Benoit Mandelbrot. La geometria frattale è uno strumento efficace per studiare gli elementi della natura che presentano una struttura complessa. Esistono molte forme, dalle innumerevoli sequenze di motivi, che si ripetono formando disegni uguali a loro stessi ma su altra scala. L’umanità vive in mezzo ai frattali. Ernesto Achilli ha riproposto queste forme perfette e naturali nelle sue opere. Un’opera frattale si presenta densa di elementi e lo spazio risulta saturo di ogni particolare della vita nell’universo. Arte e scienza sono visioni complementari del mondo. Entrambe hanno sviluppato tecniche adatte a descrivere la realtà fisica e sono tuttora strumenti per esprimere gli aspetti essenziali di ricerche continue e meticolose. Nei dipinti esposti vi è un’escursione del dominio della scienza e la stretta relazione fra arte e matematica. L’artista trasferisce le relazioni matematiche in equivalenti visuali, considerando il rapporto aureo 1,618 ɸ (indicato con la lettera phi) e arrivando a un risultato di pura bellezza. A tale numero aureo è attribuita la capacità di rendere piacevolmente armoniosi gli oggetti che colpiscono i sensi. Questo numero rivela una straordinaria combinazione di arte naturale e fredda matematica, chiamata dapprima “divina proporzione” e nell’’800 prende il nome di “sezione aurea”. Qualsiasi nome si voglia dare a questa magica interpretazione, le emozioni trasmesse sono il simbolo dell’armonia dell’universo. Ernesto Achilli estrapola sorprendenti immagini dalle molteplici forme prodotte dalla natura nei luoghi più impensati. Una figura di donna si manifesta dal selciato come un angelo fuoriesce dal pennello del pittore. Due alberi sono iperbole che s’innalza verso il cielo, verso un infinito sconosciuto. Immagini del mondo reale attirano l’attenzione del visitatore emanando una luce nuova. Il piacere ricavato dallo studio di tutte queste forme si basa sull’elemento sorpresa. Le opere di quest’artista infondono un sentimento analogo a quello trasmesso dalla scoperta delle leggi che governano la vita nell’universo. Laura Cittar