ABBIATEGRASSO – Lo spettacolo teatrale “Elena di Sparta” proposto dall’Amministrazione Comunale al CinemaTeatro Al Corso, mercoledì sera, in vista della giornata del 25, per sensibilizzare sulla grave emergenza della violenza sulle donne ha raggiunto l’obiettivo.
Silvia Priori, attrice del Centro di Sperimentazione ‘Teatro Blu’, in “Elena di Sparta” ha accompagnato magistralmente, nel ripercorrere molteplici ricordi, il viaggio nella vita del personaggio mitologico. Un viaggio raccontato in tarda età, sovrapponibile a incontri, emozioni, momenti di gloria o di disperazione, presenti e riconoscibili nei vissuti delle donne.
Elena è infatti un archetipo, un modello radicato, narrata da Omero, incarna soprattutto la bellezza, una dote che la rende molto ambita. Elena si racconta a Odisseo e alle ombre di chi ha incontrato nel suo lungo cammino, ora è sola, vecchia, stanca, ma a tratti riemergono in lei la voglia di vivere, di resistere, di combattere, alternata al senso di colpa per la guerra lunga 10 anni con tante vittime perché contesa dal marito Menelao, da cui era considerata una proprietà, un oggetto da esibire, e dal giovane Paride che prometteva amore. Una donna che soffre di solitudine, che si chiede e ci chiede più volte “quanti cavalli di Troia abbiamo dovuto costruire?”.
Una figura di donna, un modello dal 1000 d.C. in poi, ancora presente, una donna che si sente colpevolizzata per la sua bellezza, costretta dal padre a sposare un uomo che non ama, una storia che ancora si ripete. Uno spettacolo, ha detto la cons. Sara Valandro con delega alle Pari Opportunità, “dedicato a tutte le donne che stanno soffrendo, le donne iraniane e quelle della nostra città”.
Ha colpito in modo particolare quanto ha comunicato Vania Sandretti dei Servizi Sociali comunali. In Abbiategrasso sono 28 le donne che hanno chiesto aiuto al Centro Antiviolenza. E’ un fenomeno trasversale a ceti sociali ed età, la maggior parte sono donne di media età, donne con un buon livello culturale che hanno contattato il servizio direttamente. Poiché il fenomeno è soprattutto sommerso, perché non è facile chiedere aiuto, è ancora più evidente che si tratta di numeri importanti e che occorre sensibilizzare e parlarne il più possibile, questo è stato anche l’obiettivo della serata e dello spettacolo proposto.
E’ molto importante informare, far sapere ai cittadini che esistono servizi sociali a cui rivolgersi. La donna direttamente o cittadini che intendono segnalare si possono rivolgere al Centro Antiviolenza che opera anche ad Abbiategrasso, lo sportello Antenna riceve due volte la settimana, di martedì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30 in via General Cantore e a Magenta in altri giorni. Il Centro si avvale di personale qualificato e, oltre all’ascolto telefonico, accoglie per colloqui, offre un supporto sia psicologico che legale.
E’ reperibile telefonicamente 24 ore al n. 02-9735411/3802831465. Ricordiamo anche che il numero nazionale antiviolenza è il 1522. E.G.