ABBIATEGRASSO – “Durante il consiglio comunale di Abbiategrasso, alla richiesta della nostra consigliera Barbara De Angeli che chiedeva semplicemente ed educatamente una migliore e più efficiente organizzazione dei lavori consiliari, il presidente del consiglio comunale ha risposto «Nessuno la obbliga a fare politica, se non ha tempo si dimetta!» Da mamma e donna che fa politica trovo che quanto è accaduto a Barbara è di una gravità inaudita e offensivo per ogni donna e per ogni uomo che lavora con passione e dedizione.
In questi giorni in cui ovunque ci si riempie la bocca per tutelare le donne dalla violenza, queste parole risuonano di una incredibile violenza sessista. 
Ad ogni elezione, ad ogni festa della donna, ad ogni occasione utile ci si riempie la bocca delle difficoltà delle donne di ricoprire ruoli politici, manageriali, dirigenziali. E la risposta arriva dalle parole pronunciate da quest’uomo che dall’alto del suo scranno di presidente del consiglio comunale ritiene, appunto, che quel ruolo deve essere riservato agli uomini…che hanno sicuramente più tempo per svolgere queste mansioni, potendo delegare alle donne i ruoli di custodi della famiglia. Non sono parole inaspettate purtroppo, sono le parole che forse tanti uomini vorrebbero pronunciare ma in un clima di politically correct si guardano bene dal farlo. Ma basta un momento di rabbia ed ecco che vien fuori la vera anima, il vero pensiero che accomuna tanti uomini (per fortuna non tutti). Qualche giorno fa nella ”prestigiosa” aula del senato, il senatore Laus urla alla senatrice Maiorino ”Vai in cucina”. Ed è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi accaduti in parlamento. E per lo meno questi episodi hanno avuta una certa risonanza perchè accaduti in parlamento. Purtroppo tanti altri ne accadono ogni giorno nei consigli comunali di tutta Italia e in tutti i posti di lavoro. Mi appello alle donne che scendono in piazza, a quelle che mettono fiocchi rossi, che inaugurano panchine rosse, a quelle che urlano “se non ora quando”, ecco… ve lo dico io, se non ora quando dobbiamo batterci e dimostrare che episodi come questo non possono rimanere senza conseguenze? Mi appello ai consiglieri comunali di Abbiategrasso e al sindaco, che immagino siano rimasti contrariati dalle odiose parole del presidente Tagliabue, mi appello al vostro buon senso, alla vostra dignità, affinché prendiate ogni provvedimento che è in vostro potere per sanzionare chi per il suo ruolo di presidente del consiglio comunale dovrebbe garantire l’istituzione che rappresentate e invece la offende e la disonora. A tutte le donne che come Barbara fanno i salti mortali per far quadrare famiglia, lavoro e passione politica;

a tutte le donne che come Barbara fanno mestieri fino a poco tempo fa considerati da uomini,
va tutta la mia solidarietà e la mia stima.
Non mollate, siate più forti anche dei pregiudizi”. Paola Carinelli, parlamentare M5S