L'eco della città

Don Palestra nascose 30 donne ebree al “Golgi”

ABBIATEGRASSO – In occasione della Giornata della Memoria, che ricorre il prossimo 27 gennaio, ci sembra doveroso ricordare un episodio accaduto in Abbiategrasso durante la Seconda Guerra Mondiale. In data 22 marzo 2006, il nostro concittadino Mario Comincini ha accettato di rendere la seguente testimonianza presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, con sede a Milano, su invito della dottoressa Alessandra Chiappano: “Sono nipote di don Ambrogio Palestra (figlio della sorella Genoveffa) e ricordo di aver spesso sentito lo zio menzionare il seguente episodio, a cui egli non dava soverchia importanza. Raccontava che gli erano state affidate 20 o 30 donne ebree e che le aveva sistemate all’interno della comunità della Pia Casa di Abbiategrasso (oggi Istituto Geriatrico C. Golgi). Questo episodio è stato peraltro da lui raccontato anche in pubblico e durante alcune conferenze e si trova ricordato anche nel suo libro: ‘Il contributo dei cattolici alla lotta di Liberazione nell’Abbiatense’ (Cooperativa Culturale Shalom, 1975). Scrive don Palestra: ‘Occorre ricordare che la Resistenza contro il nazifascismo si affermò anche alla Pia Casa Incurabili, dove era direttore il rag. Carlo Tagliabue, ufficiale combattente nella guerra ’15 – ’18, che aderì sinceramente e in buona fede al Fascismo ma che essendo un ottimo cattolico, quando vide gli orribili delitti del nazifascismo divenne un ribelle e sfidò la polizia con suo grave rischio personale. Nella Pia Casa raccolse in un reparto femminile una trentina o forse più di donne ebree, mimetizzate con la mortificante e pur provvidenziale divisa degli ospiti della Pia Casa e le custodì e le nutrì vigilando attentamente sulla loro incolumità: solo lui, il cappellano don Filippo Carminati, un paio di suore, il medico ed io stesso conoscevamo in rifugio delle donne ebree alla Pia Casa e ogni tanto andavamo a trovarle per riferire loro le notizie che venivano trasmesse dalle radio straniere, infondendo così nel loro animi fiducia e speranza’. Purtroppo lo zio non abbe mai a precisarmi da chi ebbe in consegna quelle donne ebree né di che nazionalità fossero né quale sia stata la loro storia dopo la guerra. L’episodio si trova riportato anche nel volume: ‘Memoria di sacerdoti ribelli per amore’ di don G. Barbareschi”. Ci auguriamo che Abbiategrasso prenda qualche iniziativa per ricordare degnamente questo episodio di eroismo così poco conosciuto. E.G.

 

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