ABBIATENSE – Naviglio e  Ticino sono pericolosi, il divieto di balneazione e la pericolosità è confermata ogni anno da Autorità e Forze dell’Ordine. Urge ricordare che oltre ad essere vietata la balneazione per via della pericolosità e intensità della corrente, il divieto è motivato anche dalla qualità dell’acqua. Queste le parole dell’assessore Gestione territorio, ambiente, decoro urbano, tutela paesaggio, Cristina Cattaneo: “ E’ da poco stata diramata dal sindaco Cesare Nai un’ordinanza per il divieto di balneazione nelle acque del territorio di Abbiategrasso (ma che si estende in tutti i Comuni limitrofi). Le motivazioni sono sostanzialmente due: la prima è per la pericolosità dei corsi d’acqua e degli argini, quindi forti correnti, mulinelli e argini non adatti; la seconda motivazione è che, come ogni anno, il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Città Metropolitana di Milano ha analizzato la qualità dell’acqua e ha espresso un giudizio negativo per quanto concerne la balneazione; in pratica l’acqua non è sufficientemente pulita per considerarla idonea per farsi il bagno. Ats ci ha sollecitato nell’informazione e nel controllo della cartellonistica adatta ad avvisare tutti i cittadini, noi ci siamo costantemente interfacciati con loro e con altri enti e abbiamo apportato tutti gli interventi necessari e utili. E’ vietato fare il bagno sia nel Ticino, sia nel Naviglio Grande, sia nei loro canali.
Ricordo – ha continuato Cattaneo – che il Ticino è pericoloso per tutti. Le acque possono sembrare tranquille ma in realtà la corrente è forte e la profondità di alcuni punti è elevata.
Ci sono eventi, episodi, in cui è possibile avere una deroga da Ats e Consorzio, ma naturalmente si parla di manifestazioni organizzate e con il personale di soccorso presente.
La fruizione di questi luoghi non deve essere naturalmente vietata, ma i cittadini devono avere rispetto per divieti e regole di buon senso civile: vivere e frequentare questi bellissimi luoghi in modo completo ma evitando di correre rischi inutili facendosi il bagno o accendendo fuochi, se non rischiosi per le persone, sicuramente dannosi per l’ambiente”.
Essendo vigente un divieto, chiunque lo trasgredisse rischia una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro. Farsi il bagno nelle nostre acque è quindi non salutare, pericoloso e rischia di costare anche caro. Molto meglio usufruire delle piscine del territorio. Luca Cianflone