ABBIATENSE – Riceviamo e pubblichiamo da MiMoAl: “29 ottobre ore 23,30 un albero, a causa del forte vento, si è abbattuto sul locomotore del treno 10555 Milano-Mortara presso la stazione di Parona Lomellina causando un danno  al convoglio e la caduta della linea elettrica di trazione. Durante la notte il personale di RFI ha ripristinato la linea di contatto e con il supporto del personale Trenord il convoglio guasto è stato portato in stazione a Mortara dopo le 7 del mattino. Fin dalla notte Trenord e RFI sapevano che i primi treni della mattina non si sarebbero potuti effettuare ma non hanno saputo gestire l’emergenza: le sale operative di cui entrambe le società sono dotate. Nella fascia oraria 5,30-14,00 su 22 treni programmati, 14 sono stati cancellati, 6 hanno viaggiato in ritardo ( 4 in forte ritardo) e solo 2 sono risultati in orario.

Si poteva e si doveva organizzare un servizio sostitutivo di bus da Mortara a Milano, si doveva in via eccezionale arretrare il capolinea della linea S9 a Vigevano per permettere l’effettuazione di almeno un paio di treni verso Milano e viceversa per alleviare un po’ il disagio all’utenza; ed invece  solo treni soppressi, nessuna informazione corretta e puntuale. Tutti questi fattori e mancanze hanno esasperato l’animo dei viaggiatori (già messo a dura prova dai quotidiani e ripetuti disservizi), la cui rabbia limacciosa si è sfogata con litigi tra gli stessi viaggiatori per poter salire sui pochi treni strapieni, con insulti al personale di prima linea di RFI e Trenord ed infine con occupazione dei binari. Gli avvenimenti di queste ore evidenziano una desertificazione di uomini e di mezzi dei presidi periferici di RFI che si traduce in un allungamento dei tempi di intervento e di ripristino in caso di anomalie dell’infrastruttura.

La carente pianificazione della logistica dei materiali rotabili ai capolinea della tratta ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria: durante la notte 3 treni stazionano a Mortara e 5 ad Alessandria, nessuno a Milano Porta Genova nonostante la normativa RFI permetta uno stazionamento fino a 12 ore nella stazione milanese.

Un guasto, un evento atmosferico avverso possono sempre capitare ma le emergenze si gestiscono con piani organizzativi stilati precedentemente, altrimenti i danni invece di diminuire si amplificano. Trenord e RFI oltre le competenze e le capacità, devono avere anche una visione d’insieme del sistema e della molteplicità di soggetti coinvolti.

Regione Lombardia come committente e maggior azionista di Trenord, dovrebbe pretendere di essere informata preventivamente e puntualmente dei piani di gestione delle emergenze del servizio ferroviario.

ASSOCIAZIONE PENDOLARI MI.MO.AL”