ABBIATEGRASSO – Una lettera, firmata da otto residenti, è stata protocollata il 4 giugno scorso in Comune nei giorni scorsi, inviata al sindaco Cesare Nai, all’assessore all’Ambiente Cristina Cattaneo e all’arch. Alberto Ambrosini. Il testo, corredato da foto, è stato inviato anche al giornale, dopo che non ha avuto risposta né ci sono gli interventi richiesti per risolvere la situazione di degrado riscontrata nelle vie Cardinal Martini e Alda Merini (in prossimità di strada Chiappana per intenderci). “Il collaudo del quartiere è stato effettuato ad inizio 2017, quindi circa un anno e mezzo fa. Da allora alcune abitazioni si sono già concluse e sono abitate da mesi, altre sono in fase di edificazione. Nel corso di questo ampio lasso di tempo, da informazioni pervenuteci dai vostri sportelli a fine aprile 2018, ci risulta che l’area non sia ancora stata data in carico ad Amaga né per la gestione del verde pubblico né per la pulizia delle strade. – fanno sapere i cittadini, proprietari dei lotti della zona denominata ATS 1-Piano attuativo A9/3 – A questo proposito sottolineiamo che, in base alla Convenzione stipulata con il Comune, è stata richiesta a tutti noi la realizzazione di onerose opere di urbanizzazione secondaria all’interno del quartiere che comprendono aiuole, alberatura e la realizzazione di un così definito ‘prato fiorito’ nello spazio verde in concessione comunale (ingresso dell’area e confine con il Parco del Ticino ad ovest), nonché di arredo urbano di pregio e quant’altro. Tutte opere pagate molto profumatamente da noi lottizzanti. Con rammarico dobbiamo constatare che il quartiere è da sempre abbandonato a sé stesso. Dal punto di vista della pulizia, cocci di bottiglia giacciono da mesi su strade e marciapiedi; immondizia di dubbia provenienza è abbandonata ovunque, in contrasto con i più elementari principi di igiene e con il normale decoro; una panchina è già stata vittima di atti di vandalismo. Sebbene il Comune stesso ci avesse garantito il solerte inserimento della nostra area all’interno del regolare programma di pulizia ordinaria, nulla ad oggi è avvenuto se non l’occasionale rimozione dei sacchetti dai cestini dell’immondizia. Per quanto riguarda la gestione del verde, la situazione è analoga. Il prato fiorito, completamente dimenticato dal Comune nel corso di questo anno e mezzo, è degenerato dando pieno spazio ad erbe infestanti di ogni tipo. – lamentano i residenti – Un vero peccato, perché la scorsa primavera la sua bellezza aveva destato ampia curiosità nei nostri concittadini, che venivano persino a fotografarlo. E’ quindi evidente la necessità di procedere alla risemina e di curarne successivamente la crescita e il taglio secondo le esigenze di questa particolare tipologia di prato. Da Autorizzazione paesaggistica del 23/06/2015, le aiuole avrebbero dovuto essere ‘piantumate con arbusti sempreverdi a basso accrescimento’. E’ stata quindi piantata dell’edera con la normale pacciamatura, ma non si è salvato nulla; ogni spazio appare oggi preda delle erbe infestanti, che hanno danneggiato persino l’asfalto dei marciapiedi in diversi punti. I pioppi cipressini, previsti dal Piano Attuativo come cornice d’ingresso qualificante, sono morti e sono stati rimpiazzati da due alberelli di piccola taglia, presumibilmente di tipo ‘prunus’, in contrasto con un progetto del verde studiato con particolare attenzione per valorizzare il quartiere. Queste sono alcune delle tante criticità che un vostro eventuale sopralluogo potrà meglio permettervi di constatare. Sottolineiamo – concludono – che la presente non è la prima segnalazione che il Comune riceve da tutti noi, stanchi di vivere in un ambiente trascurato e di vedere sprecati gli oneri previsti a nostro carico dall’urbanizzazione. Nel corso di questi mesi abbiamo infatti inviato numerose e-mail allo Sportello del Cittadino, nonché direttamente indirizzate all’Assessore Cattaneo, all’Arch. Ambrosini e all’Ing. Carrozza. L’Assessore Cattaneo ha inoltre promesso verbalmente un’azione del Comune che, al momento, non abbiamo potuto constatare. E’ evidente che i tempi si sono troppo allungati e che la nostra pazienza comincia legittimamente a vacillare. Con la presente chiediamo quindi ancora una volta un’immediata risoluzione del problema, convinti che la salvaguardia ambientale sia un valore irrinunciabile e che la nostra città meriti particolare attenzione al verde, alla pulizia, alla cultura del bello. Siamo inoltre convinti che i cittadini meritino di non vedere vanificati i loro sforzi economici destinati a dare vita ad un quartiere di pregio, esempio virtuoso di scelte urbanistiche innovative e di uno sviluppo ecosostenibile”. (La foto con i fiori è di un anno fa)