ABBIATEGRASSO – Gianni Borsa, giornalista professionista e corrispondente dell’agenzia di stampa SIR da Bruxelles, ha presentato il libro “David Sassoli, la Forza di un Sogno”, pubblicato dall’editore In Dialogo, mercoledì 22 febbraio presso il Centro Mater Misericordiae.
Il pubblico in sala si è mostrato molto interessato al pensiero politico di chi rappresenta l’Europa Unita al Parlamento Europeo. David Sassoli è nato a Firenze nel 1956 e ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita ad Aviano fino al 2022, quando una brutta malattia ha vinto sulla sua forza d’animo.
Ha iniziato la sua carriera giornalistica lavorando per piccole agenzie di stampa, per passare poi al quotidiano “Il Giorno” e nel 1992 andare a lavorare in Rai occupandosi di cronaca e politica. Sassoli era iscritto all’albo dei giornalisti dal 1986 ed è stato uno dei fondatori dell’Associazione “Articolo 21”, un movimento sorto in difesa della libertà di stampa intesa come una delle manifestazioni fondamentali della libertà individuale. L’ingresso in politica di Davide Sassoli ha coinciso con le elezioni del Parlamento Europeo del 6 e 7 giugno 2009. Il Partito Democratico l’aveva candidato su proposta del segretario Dario Franceschini come capolista nella circoscrizione dell’Italia Centrale.
E’ diventato, in seguito, capogruppo del Partito Democratico all’Europarlamento e in un’intervista aveva dichiarato di voler “dedicare il resto della vita alla politica”. Durante la settima legislatura è stato membro della Commissione Trasporti e Turismo. In questo ambito è stato relatore della proposta sul Cielo Unico Europeo (CUE), iniziativa della Commissione Europea per cui progettazione, gestione e regolazione dello spazio aereo sono armonizzate in tutta l’Unione Europea con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e l’efficienza del traffico aereo in Europa. Sassoli era un amante della storia e riconosceva la necessità di mettere in atto delle riforme, come quella di dare l’opportunità al Parlamento di proporre alcune leggi. In occasione della pandemia Covid-19 in Europa, aveva dichiarato di auspicare un bilancio comunitario, che investa sulla ricerca scientifica, evitando “tagli sulla vita degli europei”.
La parola d’ordine delle sue ideologie era “solidarietà”. Durante il periodo di lockdown aveva proposto di tenere aperta la sede del Parlamento Europeo per ospitare le persone senza un tetto sotto il quale vivere, considerando che i parlamentari avrebbero lavorato da casa. Le persone fragili occupavano il primo posto nei suoi pensieri e dava importanza all’assumersi la responsabilità del benessere altrui. Il libro ripercorre l’impegno ecclesiale e politico giovanile di Sassoli, la carriera giornalistica e l’incarico di Presidente del Parlamento Europeo “come tappe di un’esistenza sostenuta da un pensiero coerente e libero, in grado di fare tesoro degli insegnamenti del passato e di guardare con slancio al futuro. Un futuro da costruire insieme, a partire dalle esigenze di chi ha più bisogno, di chi spesso resta inascoltato”. Il libro nasce da un impegno preso tra David Sassoli e l’autore, negli ultimi anni della vita del protagonista. L’autore ha chiarito che non si tratta di una biografia, ma il libro è scritto con l’intenzione di rendere noto il suo pensiero riguardo al futuro.
Nella fase in cui il protagonista era alla guida dell’Euroassemblea si riscontra “il punto più alto del pensiero e dell’attività di David Sassoli”. In quel periodo la sua vita famigliare e quella professionale si sono svolte in modo coerente, di pari passo al suo patrimonio culturale e spirituale, confermando d’aver vissuto un’esistenza più che soddisfacente. Ciò è dimostrato dall’essere appartenuto a una famiglia amorosa, nonchè dai numerosi premi e riconoscimenti professionali a lui legittimati nel corso della vita e anche postumi. Una frase racchiude l’essenza di David Sassoli: “La speranza siamo noi, quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri sui nostri confini, quando combattiamo ogni forma d’ingiustizia”. Laura Cittar