ABBIATEGRASSO – Un’intervista a pochi mesi dalla fine del mandato, per i referendum si dovrebbe votare tra il 15 aprile e il 15 giugno, forse si faranno coincidere anche le amministrative, in ogni caso manca davvero poco. Le domande fatte sono suggerite da cittadini. La prima nasce dall’annuncio nel dicembre 2020 alla stampa: “O riapre il P.S. anche di notte o non mi ricandido”. Questa dichiarazione ha suscitato grande speranza, per quello che continua ad essere considerato il servizio primario, una dichiarazione che però dopo più di un anno non solo non ha visto il P.S. aperto h 24, ma chi ci va di giorno spesso viene invitato a rivolgersi altrove e il depotenziamento dei servizi è continuato. Ultimamente ha più volte parlato di ‘interlocuzioni importanti’per l’Ospedale, ci può dire con chi ha parlato e cosa vi siete detti? Nai: “Ho ricevuto rassicurazioni, ho parlato con rappresentanti sia politici che tecnici in Regione…”. L’ass. Moratti ha risposto a voi sindaci? Sentendosi incalzato dalla richiesta di risposte più precise, Nai ha detto: “Se posso rispondere…E’ chiaro che il tema dell’ospedale è un tema fondamentale, la salute dei cittadini è importante, anch’io come i cittadini attendo non promesse e buone intenzioni ma, in fase di trattative e rapporto stretto in ambito regionale, che mi dicano quali sono i passaggi e le implementazioni che mi sono state in qualche modo garantite. Sono fiducioso che venga annunciato in maniera chiara cosa si intende fare… Sono stato molto chiaro, fermo, mi sono messo in gioco…”. Come intervistatrice ho fatto presente che, quando a maggio è venuto in visita all’hub vaccinale il governatore Fontana e ha reagito male al mio invito a visitare anche l’ospedale e ci ha detto di rivolgerci all’ass. Moratti, perché lei non gli ha risposto di aver interpellato 5 mesi prima l’ass. Moratti e di essere ancora in attesa di risposta? Abbiatensi hanno espresso delusione, sono 6 anni che ci fanno promesse… Si ricandida? Torneranno i servizi prima delle elezioni? A Queste domande Nai ha risposto: “Questo è quanto mi sono impegnato a ottenere, poi saranno i fatti a parlare, il nostro ospedale ha peculiarità che sarebbe un peccato non sfruttare. In passato ci sono stati ostacoli, ma ci tengo a precisare che non siamo in concorrenza con Magenta e Legnano, noi dobbiamo riavere il nostro ospedale, niente a che vedere con la Casa di comunità e le altre strutture previste”. Pare di capire che si ricandida… “Non l’ho detto, stiamo chiudendo i 5 anni di mandato, ci sono cose che stiamo portando a termine, altre che stanno maturando. Posso dire che il centrodestra finisce unito il mandato come aveva iniziato e che per le prossime elezioni qualcuno che non ne faceva parte potrebbe essere interessato al nostro progetto”. Tra i 4 macro temi che più interessano gli abbiatensi anche il Parco Commerciale, osteggiato non solo dai commercianti che lo considerano una minaccia ma anche da cittadini che non sentono l’esigenza di nuove, decentrate e accentrate multi strutture commerciali, perché considerano già soddisfacente l’offerta di beni di ogni tipo nel nostro Comune. E non credono che si guadagnerebbero posti di lavoro in più, anzi temono che se ne perderebbero per la chiusura di negozi in altre zone della città. La sua amministrazione ha favorito o per lo meno non si è opposta a questo insediamento. Gli abbiatensi vogliono sapere se si farà, e se ci sono aggiornamenti in proposito. “Per quanto riguarda la realizzazione o meno, dipende dal mercato. Al momento non c’è stata alcuna presentazione, immagino che ci siano da parte dell’operatore delle interlocuzioni ma per ora è tutto fermo”. Un altro tema importantissimo è il raddoppio ferroviario che si può fare fino alla stazione di Abbiategrasso, solo a raso e senza passaggi a livello, sostituiti da sottopassi, grazie a 120 milioni di euro del PNRR, entro il 2026. Gira voce che c’è chi rema contro e che si rischia di perdere anche questa occasione irripetibile di avere un treno per Milano ogni mezz’ora. Ci sono stati altri incontri con Rfi e Trenord? Ce la faremo? “I passaggi a livello coinvolti sono solo quelli di via Volturno e viale Mazzini, è uno step propedeutico al raddoppio per Vigevano e Mortara quando bisognerà provvedere agli altri passaggi a livello. Esternalizzazione e interramento non sono ammessi. In Consiglio Comunale tutti si sono espressi a favore di questo raddoppio, che significa un servizio per i pendolari ma anche importante per lo sviluppo della nostra città, porterà grandi benefici alla nostra economia”. A proposito di collegamenti, altro annoso problema la strada Mi-Baggio e la Vigevano Malpensa. Anche rispetto a queste infrastrutture ci sono novità? “Sono ripartiti finalmente i lavori per terminare il ponte sul Ticino, poi mi auguro che partano subito i lavori per realizzare almeno il primo tratto della strada fino ad Abbiategrasso. La nostra realtà è stata molto penalizzata da una logistica che diventa difficile, non solo il costo dell’energia ma anche gli spostamenti incidono parecchio, si fatica per mancanza di infrastrutture adeguate, trovare aziende che vogliono insediarsi sul nostro territorio”. A proposito di strade, nell’ultimo Consiglio si è molto discusso sulla ciclabile per Cassinetta, la minoranza e il cons. Tagliabue hanno suggerito altre soluzioni ritenendola molto pericolosa. Parecchi cittadini chiedono di ripensarci, crede sia possibile? “L’importante è che l’opera venga fatta, ci sono motivi tecnici che hanno portato a questa scelta”. Sono tante altre le esigenze della città,una città buia, con strade dissestate, con uno stadio fatiscente, il teatro da recuperare. Una città che ha sempre più problemi nel garantire la sicurezza, vedi l’incendio all’interno dell’ex Siltal che preoccupa perchè in attesa di bonifica, un esame dell’aria e del terreno forse sarebbe opportuno. “Ci sarà – ha detto il sindaco – una sollecitazione alla proprietà a non lasciare accessibile la struttura. Aspetto il verbale dei Vigili del fuoco, al momento si parla di un falò doloso”. Nai ha aggiunto che “è terminata la gara e il rifacimento dell’illuminazione potrà presto partire, quindi, oltre a quanto è stato realizzato, la prossima amministrazione si troverà progetti in fase di realizzazione e altri già pronti. La continuità amministrativa ha un valore, il rammarico è che si voleva fare anche di più ma bisogna stare coi piedi per terra e cercare altre risorse…”. Enrica Galeazzi