Riteniamo quello che è successo in questi giorni ad Abbiategrasso un fatto molto grave.Una immobiliare, la Essedue srl di Bergamo, proprietaria di una parte dell’area denominata ATS2 e in particolare della zona che comprende il famoso “Pagiannunz”, acronimo di Parco Giardino dell’Annunziata, ha intentato una causa civile verso tutti i membri della giunta, compreso l’ex assessore Lovati, e due funzionari, chiedendo loro un risarcimento esorbitante di 1.900.000 euro. Questo per presunti danni subiti, senza neanche attendere il giudizio del Tar che il 20 ottobre dovrebbe proprio discutere dei ricorsi di questa società verso l’amministrazione che ha respinto, per motivi tecnici, dei piani attuativi che miravano alla cementificazione dell’area con la costruzione di un centro commerciale connesso. Per la correttezza degli atti amministrativi sarà il Tar a decidere, ma quello messo in atto da questa società secondo noi ha il sapore di un atto intimidatorio, che cerca di fare pressione anche in vista della discussione sulla variante del PGT (Piano di Governo del Territorio) che dovrebbe essere approvata nei prossimi mesi. Riteniamo questa una pressione indebita non solo verso la classe politica abbiatense ma verso tutti i cittadini della nostra Città. Ricordiamo che infatti alle ultime elezioni amministrative le liste che nei loro programmi parlavano, più o meno esplicitamente, di una riduzione di consumo di suolo e di un no deciso a mega centri commerciali hanno ottenuto (sommando i singoli risultati) più del 50% dei voti. E anche le indicazioni nazionali e regionali stanno andando sempre più in questa direzione. Questa volontà pubblica è stata fortemente ribadita nei tavoli di partecipazione, preludio al lavoro di revisione del Pgt, oltre che dal grande movimento popolare che qualche anno fa ha visto proprio nella difesa dell’area umida del Pagiannunz un simbolo contro la speculazione e gli affarismi. Ora come Officina del Territorio non possiamo che esprimere la massima solidarietà al Sindaco Arrara e a tutti gli amministratori e i tecnici colpiti in prima persona da questo grave atto, perché al di là delle divisioni tra maggioranza e opposizione che ci sono state e rimangono su tanti punti- in primis la revisione che si prospetta di questo Pgt che non è certo quella ideale per noi – resta inaccettabile questo affronto a chi si è esposto e ci ha messo la faccia, respingendo dei piani irricevibili dal punto di vista tecnico e paesaggistico ma che avrebbero portato milioni di euro nelle casse comunali, quindi sicuramente con un atto coerente ma onesto e coraggioso al tempo stesso. I tentativi di prevaricazione di questo “potere forte” sono secondo noi gravi, anche perché potrebbero impaurire chi pensa alla politica come tutela della comunità e non solo come aiuto agli interessi privati. Noi confidiamo invece che anzi questo diventi uno stimolo a battersi ancora di più per ciò in cui si crede. Continuiamo inoltre ad avere grande fiducia che i vari Tribunali sapranno leggere i fatti in modo corretto, ossia nel doveroso rispetto del Bene Pubblico. Officina del Territorio offrirà in questi mesi in consiglio comunale la propria competenza e collaborazione affinché il prossimo PGT che si andrà ad approvare risparmi il più possibile consumo di suolo, per concentrare i massimi sforzi sul recupero dell’esistente e delle grandi aree dismesse. Sarebbe la miglior risposta agli autori di questo atto e a tutti quelli che, speculando su asfalto e cemento, vogliono compromettere il futuro dei nostri figli. Officina del Territorio