ABBIATEGRASSO – Le nuove regole, in particolare quelle per il Natale, Santo Stefano e Capodanno, hanno scatenato ulteriori, forti proteste perché dai più considerate assurde. Assurde perché, come dice M.S. “il numero dei morti in Italia è più alto, proporzionalmente al numero degli abitanti, di quello degli Stati Uniti perché in Italia non ci sono mai stati, nonostante continui DPCM, misure e un Piano serio per affrontare la pandemia. Ancora non si organizzano in sicurezza i trasporti e il governo fa ulteriore terrorismo, paventando in gennaio una terza ondata. Ondata per cui, come per la seconda, non si organizza nulla, si vieta soltanto e con schizofrenia: se apro i negozi per dare respiro al commercio, non posso contemporaneamente chiedere che la gente non esca e non ci vada. Per di più nessun controllo né per la strada di piccole o grandi città, però solo per Natale si prevedono 70.000 agenti e droni per individuare e punire i trasgressori che passano il confine del proprio comune anche solo di pochi chilometri per non lasciare soli i parenti anziani. Non si fa niente con buonsenso e si è pronti a incolpare i comportamenti di una minoranza di cittadini che chi ha potere e responsabilità dovrebbe controllare. Se non controlli, in qualche modo ‘autorizzi’ la trasgressione o per lo meno ti rendi complice”. Uno sfogo di tanti, e mentre i politici litigano tra loro sulle varie norme, a volte invocando il buon senso, a volte con uscite solo propagandistiche per il proprio partito, cresce nella popolazione l’insoddisfazione, lo scontento, l’incertezza. “L’impressione – commenta la signora P.M. – è che non ci si possa fidare più di nessuno e che persino i numeri vengano riferiti con l’interpretazione che fa più comodo. Se la tensione si farà più forte, anche se il numero dei morti aumenterà a causa di carenze sanitarie e disorganizzazione, si allenteranno le restrizioni per Natale, a cui scommetto che non corrisponderanno efficaci azioni da Arcuri e da chi ha potere organizzativo così potranno rinchiuderci a gennaio e farci sentire in colpa. Cosa farò a Natale? Andrò, con tutte le dovute precauzioni, ci tengo più io del governo, con mascherina e distanziamento dai miei genitori anziani che vedo poco a causa dei miei impegni di lavoro. Potrebbe essere il nostro ultimo Natale insieme, credo proprio che valicherò il confine comunale…” E.G.