ABBIATEGRASSO – Il Coro Costantino quest’anno festeggia 18 anni e lo fa regalando due preziosi momenti di emozione e ottima musica, a poche ore dal Santo Natale. Due gli appuntamenti da non perdere. Venerdì sera, 23 dicembre, alle ore 21.00 nei sotterranei del Castello (resi ancora più suggestivi dalle decorazioni dell’artista abbiatense Luisa Maderna), col patrocinio del Comune, il Coro si esibirà in uno splendido concerto intitolato “18 anni e non sentirli”, la musica di ieri, di oggi e le emozioni di sempre. Il Coro Costantino vuole così festeggiare la sua “maturità”, quale occasione migliore per raccontare attraverso la musica questi 18 anni che lo hanno portato in giro per ospedali, case di riposo, carceri, orfanotrofi, piazze… tra la gente, nei luoghi dove spesso ci si sente soli, nei luoghi di sofferenza e abbandono, con la sensibilità che contraddistingue questo Coro, capace di infondere allegria e “riscaldare” i cuori. Un gruppo nato dall’aggregazioni di medici e infermieri e sempre più cittadini appassionati di musica e con la voglia di fare del bene. Un repertorio davvero variegato… dalla musica religiosa a quella popolare, dagli anni ’30 fino ai giorni nostri, brani pop, musical, pezzi gospel, canzoni in francese, spagnolo, ebraico, africano ecc… un repertorio che attraversa culture e tradizioni diverse, capace di sorprendere e anche di commuovere chi ha il piacere di ascoltarlo. La proposta musicale è arricchita anche da pezzi inediti e da magnifici medley, come quello dedicato a De Andrè. La direzione artistica, da 10 anni ad oggi, è di Alba Beretta ed Ivan Donati, che invitano anche al tradizionale appuntamento del concerto itinerante nei reperti dell’ospedale Cantù, da cui prende il nome il Coro. Nel giorno della Vigilia di Natale, dalle ore 15.00, i coristi travestiti da Babbo Natale porteranno il “Natale” tra i malati. Un bellissimo momento, che coinvolge anche i famigliari degli ammalati e il personale dell’ospedale, che si ritrovano a cantare insieme al Coro. Un doppio appuntamento impegnativo quello del prossimo weekend ma che vede i coristi più entusiasti che mai, felici di fare qualcosa di bello per chi ha bisogno, un “dono” di Natale ripagato dai sorrisi di chi aveva quasi perso la speranza. Non è forse questo il Natale? S.O.