ABBIATEGRASSO – Giovedì sera era in calendario un Consiglio comunale atteso da molti cittadini interessati a conoscere finalmente la reale situazione di una delle più importanti aziende abbiatensi, la società partecipata Amaga Spa, di cui è primo proprietario appunto lo stesso Comune, quindi l’intera collettività. Ma non si è arrivati alle interrogazioni e alla mozione presentate dai gruppi di minoranza Cambiamo Abbiategrasso, Movimento 5 Stelle e Ricominciamo Insieme, alle 11.15 il presidente Tagliabue ha annunciato il rinvio a lunedì sera come previsto e annunciato nella convocazione “in caso di mancato esaurimento dell’esame degli argomenti”. La minoranza però ha chiesto di continuare e di iniziare a rispondere almeno alla prima interrogazione che chiede di conoscere la “situazione crediti, debiti e liquidità di Amaga Spa”. Il presidente Tagliabue e la maggioranza sono stati irremovibili dichiarando che così era stato pattuito con i capigruppo, il cons. Finiguerra ha fatto notare che la successiva convocazione non lo specificava, la Segretaria comunale, chiamata in causa, riteneva la decisione di competenza del Consiglio. Dopo oltre mezz’ora di discussione la maggioranza ha votato di rimandare a lunedì e, per una volta, tutti a casa prima della mezzanotte. Un Consiglio che non ha trattato quindi punti particolarmente corposi e significativi ma che ha riservato diverse sorprese e siparietti che, presenti tra il pubblico, hanno definito da “Zelig”, palcoscenico dei comici. La prima sorpresa, prima ancora che iniziasse il Consiglio, l’ha riservata il cons. Serra che, uscito da Forza Italia, ha costituito il Gruppo Misto pur dichiarando di riconoscersi nella maggioranza e conservando quindi il suo posto a sedere in quelle file. Giovedì invece ha preso posto tra la minoranza, suscitando stupore e una richiesta di chiarimenti a cui ha risposto che “il Gruppo Misto sta dalla parte dei cittadini e vota secondo coscienza”, quindi “in libertà”. Il Consiglio è iniziato con l’ufficializzazione di un’altra perdita della Giunta Nai, le dimissioni annunciate ma poi congelate dell’assessore alla Sicurezza Marco Mercanti. Le ha annunciate il presidente Tagliabue, leggendo le motivazioni di Mercanti che afferma che venendo a mancare quanto accordato con il suo gruppo e per motivi di lavoro, rassegna le dimissioni. La sua delega ora viene quindi temporaneamente prese in carico dal sindaco, Nai però era assente perché influenzato. Erano appena iniziati gli interventi di 5 minuti, richiesti dai consiglieri, stava parlando la cons. Cameroni quando Finiguerra ha interrotto rivolgendosi al presidente Tagliabue: “Scusi presidente, si può evitare che durante un intervento di un consigliere comunale un assessore si faccia i selfie per pubblicarli poi su Facebook? Un minimo di decenza per cortesia”. Tagliabue gli ha risposto: “Ha tutte le ragioni di questo mondo. Grazie”. E Bottene è tornato al suo posto, dal fondo della sala, tra l’ilarità generale, e da lì, poco dopo, se ne è scattato altri suscitando commenti del tipo “assessore divo?” continuati anche nei giorni seguenti. “Comiche” anche le surroghe dei diversi consiglieri che essendosi dimessi dalle commissioni consiliari, anche in vista dell’istituzione di una quarta, dovevano essere sostituiti con altri. Quando il consigliere era parte della maggioranza e spettava a quest’ultima proporre il sostituto, a sorpresa la minoranza ha sempre votato il cons. Serra, quando viceversa il nome è stato proposto dalla minoranza, anche la maggioranza ha fatto lo stesso, votando per lo più Serra che alla fine, dopo una votazione alla pari con Piva, nella successiva non è stato nominato. D’altra parte lui stesso era tra coloro che si erano dimessi, Consigli comunali sempre più… “sorprendenti”. E.G.