ABBIATEGRASSO – I consiglieri durante il Consiglio comunale di sabato 2 maggio, ciascuno collegato online, dopo l’intervento del sindaco Nai di oltre un’ora e mezza, hanno chiesto di usufruire dei 5 minuti a disposizione. Questi i primi interventi del Consiglio durato 6 ore. La cons. Cameroni (Pd) ha espresso un parere negativo sulla gestione dell’emergenza sanitaria regionale. “La Regione – ha detto – ha messo in luce la sua incapacità di fronte all’emergenza e non fa autocritica. L’ass. Gallera ha detto che rifarebbe tutto. Troppi i vantaggi riservati alla sanità privata…” Ha citato la vicenda dell’ospedale Cantù e ha aggiunto che “sulle Rsa sarà la magistratura a far luce sulle responsabilità di tanti morti e contagiati, numeri per cui la nostra città è al 25° posto tra 1507 comini lombardi. Anche in questo momento in questo Consiglio è mancato il confronto…”. De Marchi (Cambiamo Abb.) ha esordito così: “Innanzi tutto dal sindaco, nel suo lungo discorso, mi sarei aspettata come prima cosa un minuto di silenzio per tutte le vittime del virus. Un ringraziamento va, da parte mia, a tutti coloro che fanno assistenza mentre la maggioranza si è ‘nascosta’ ma mi aspetto dall’assessore al Bilancio una proposta per far ripartire la città. Albetti si è fatto sentire solo qualche giorno fa quando è arrivato il contributo di 700.000 euro per opere pubbliche… Anche con il Coronavirus vi comportate servilmente con i vostri amici di Regione Lombardia. All’ass. Bernacchi chiedo più controlli”. Serra (Gruppo misto) ha esternato cordoglio per i morti di Abbiategrasso dove, ha detto, “il numero dei contagiati è ancora troppo alto”. Ha espresso solidarietà ai colleghi del Golgi e della Rsa e ha spronato ad effettuare più tamponi possibile e a non ripetere gli sbagli della fase precedente. Ha anche invitato ad usare la teleconferenza per Commissioni e Consulte, che ha sollecitato a convocare al più presto perché strumento utile alla collaborazione. Dell’Acqua (Cambiamo Abb.) ha descritto gli stati d’animo che ci hanno accomunati, ad esempio “una paura che ci ha lasciato dentro il buio. Nonostante questo abbiamo chiuso, con coraggio e fatica ma il più difficile deve ancora venire”. Ha quindi sollecitato il sindaco a dare non solo numeri ma più informazioni e sostegno. Granziero (Pd) ha posto una serie di domande in particolare sull’acquisto di beni di prima necessità e sull’assegnazione a Bennati. Denari (M5S) si è compiaciuto che “si sia corretto il tiro per i buoni spesa coinvolgendo anche i commercianti locali grazie all’opposizione che ha sollevato il problema”. A proposto delle Residenze per anziani, ha ricordato di aver avvisato già il 5 marzo che il Ministro della Salute chiedeva tamponi per diagnosi precoce nelle Rsa e più dispositivi per i sanitari, ma in Lombardia non è stato fatto. Ha posto la domanda al sindaco: “Ha chiesto, dopo che vi ho informati, ad Ats e all’ass. Gallera di fare quanto chiedeva il Ministero?”. Magnoni (Lega) ha subito polemizzato con Cameroni che ha accusato di mancata collaborazione con la maggioranza e di essersi scagliata contro Regione Lombardia ed il sindaco mentre “è il presidente del Consiglio che deve dare soldi veri e precise indicazioni, invece ha demandato ai sindaci la gestione dell’emergenza economica, come facciamo se vengono a mancare gli introiti delle tasse locali? Vi limitate ad attaccare Fontana e Gallera, ma non illudetevi, i cittadini non sono pesci che abboccano”. Lovati (lista Nai sindaco) si è detto amareggiato dalle polemiche, “anche in questa situazione c’è chi pensa già alle elezioni, ci troviamo in difficoltà economiche enormi, il governo sembra confuso, troppa burocrazia e lungaggini. in prima linea ci sono Regioni e Comuni che si trovano a dover dare risposte e a darle limitate. Sono stati 2 mesi di drammi e difficoltà, si è sottovalutata l’importanza dei tamponi. Visto il numero di domande bisogna potenziare i servizi sociali, chiedo di essere meno burocratici”. Da Finiguerra (Cambiamo Abb.) parole di cordoglio e “preoccupazione anche se la curva si sta abbassando. Primo responsabile di quanto accaduto nella prima fase è il governo, lo strumento dei DPCM ha svuotato la funzione del Parlamento. La zona rossa la potevano fare sia il governo che la Regione, non l’hanno fatta quindi sono entrambi responsabili. La pandemia ha mostrato i limiti di questo sistema sanitario, la medicina territoriale è stata sminuita. Sono stati buttati milioni di euro, abbiamo assistito a un dualismo tra governo e Regioni, una campagna elettorale con un rimpallo di responsabilità e alla schizofrenia di chi prima ci rassicurava per non perdere il consenso per poi chiudere tutto. Ora gli errori sono stati intercettati da tanti. Chiedo cos’è stato messo in campo dal Comune per attività produttive e servizi sociali”. Biglieri (Pd) ha rimandato al mittente le critiche di Magnoni alla minoranza, accusata di non voler collaborare e ha ricordato di aver ribadito l’offerta di collaborazione anche durante la riunione dei capigruppo, ha anche espresso le sue perplessità sull’assegnazione dei buoni spesa. Cattoni (Cambiamo Abb.) ritiene che quanto investito di recente anche dalle aziende in tecnologia cambierà il modo di lavorare potendo operare di più da casa, ha quindi invitato “ad abbandonare progetti di nuove strade, a investire invece nella mobilità dolce e a produrre meno inquinamento”. Sono poi intervenuti gli assessori, con un loro report che è andato a integrare quanto già riferito dal sindaco. E.G.