L'eco della città

Consiglio comunale: parte in ritardo poi i 5 minuti chiesti dai consiglieri

ABBIATEGRASSO – Il Consiglio comunale di giovedì 28 aprile, convocato alle 21, è iniziato con ca. mezz’ora di ritardo per una non prevista riunione dei capigruppo, convocata nel retro della sala consiliare, prima di trattare i 5 argomenti all’ordine del giorno. Ha dato poi l’avvio ai lavori il presidente Matarazzo che ha tenuto a precisare che “questo Consiglio  non lo facciamo per gentile concessione del M5S, perché essendo sala consiliare è il Consiglio comunale ad avere la priorità. Il M5S è stato spostato all’Annunciata”, la parola è quindi passata a Gornati (PdL), primo consigliere a chiedere di utilizzare i 5 minuti a disposizione, per esprimere la propria  “perplessità, abbiamo dovuto fare una riunione dei capigruppo per il bilancio preventivo 2016 che doveva essere deliberato entro il 30 aprile. In commissione era stata esplicitata la preoccupazione per questa decorrenza, importante perché bilancio non solo contabile ma indica la linea politica per la gestione della città, mi chiedo. Esiste una linea politica? L’ass. Squeo ha la delega al bilancio ma sembra un pesce fuor d’acqua, chiedo se è stato messo nella condizione di redigere un bilancio. Strafottenti comportamenti di un’amministrazione che domani convocherà un altro Consiglio, ricordo che la documentazione dev’essere data 20 giorni prima, questa maggioranza è allo sbando!” Lovotti (Officina) ha detto di voler trattare un tema diverso anche se già trattato “ovvero l’inquinamento delle acque che dal canale entrano nel Ticino”. Ha quindi posto una serie di domande: “Erano previsti 2 incontri, uno con Cecchetti  e l’altro con il Parco del Ticino e AIPO, ci sono stati? Con quali risultati?”. Nicoli (Officina) ha invece denunciato che “durante le celebrazioni del 25 aprile da qualche anno, politici locali tendono a ridimensionare il ruolo dei partigiani, a Corsico è stato impedito di suonare  ‘Bella ciao’, ma in tanti hanno reagito intonando la canzone.. Episodi che impongono di prestare massima attenzione per evitare ogni deriva”. Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso), dopo aver sottolineato a sua volta lo slittamento del bilancio preventivo, ha richiamato l’attenzione sul “degrado della città e in particolare delle aree verdi. La città è sempre più sporca, il verde di cui si dovrebbe occupare Amaga, che percepisce 600 mila euro l’anno, fa pena, basta vedere lo stato delle aiuole. In  piazza Cavour  sono stati sradicati gli alberi, una desolazione, terra e cordoli sconnessi invece di un marciapiede, lo stesso però succede in centro come in periferia e in fossa, che versano in uno stato di abbandono. Ma Abbiategrasso è anche buia, più volte ho chiesto un intervento serio per una maggiore illuminazione soprattutto nei punti di attraversamento pedonale, per la sicurezza dei cittadini. Ho ricevuto rassicurazioni ma niente è stato fatto, lo hanno ben documentato in un video i ragazzi dell’associazione ZYME…” Altro problema sollevato da Finiguerra quello relativo alla concessione a Cracco: “Non so come funzioni in questo comune la concessione dei patrocini e dei benefici economici. Di solito, quando si concede a un privato un contributo o un’agevolazione, o quando si applicano sconti sulle tariffe per l’utilizzo di immobili comunali, si richiede di poter visionare tutto il materiale che promuoverà l’iniziativa. Questo di solito avviene per essere sicuri che la città, a fronte del beneficio concesso, abbia il giusto ritorno di immagine. Ora, nel merito della vicenda Cracco-Annunciata, vorrei far notare alla giunta e alla maggioranza che forse sarebbe il caso di chiedere al signor Cracco di fare lo sforzo di aggiungere dopo la parola Annunciata anche la parola Abbiategrasso. Perché va bene tutto, ok che ‘fa più figo’ dire ‘Annunciata Milano’, ok che durante Expo aveva bisogno di attirare i milioni di visitatori e aveva bisogno di un brand forte come Milano, ma adesso, forse, potrebbe almeno ripristinare la verità geografica. Lo dico anche richiamando l’attenzione di tutti gli assessori su quello che votano quando si ritrovano in Giunta. Perché ‘Annunciata Milano’ è proprio il nome del progetto che avete approvato… quindi delle due l’una: o non leggete le delibere, e sarebbe grave, oppure per voi Milano e Abbiategrasso pari sono, e allora hanno ragione quelli che ci dicono che siamo solo un quartiere di Milano, come una fermata della metropolitana”. Anche Bottene (PdL) ha richiamato l’attenzione sull’Annunciata, invitando ad andare a vedere: “In una sala affrescata, penzolano dal muro un tubo dell’acqua e due scarichi di lavello… Da rivedere anche il restringimento per immettersi verso la rotonda, davanti ai carabinieri, che crea code perché c’è chi sorpassa comunque…” E.G.

 

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