ABBIATEGRASSO – Dopo la seduta del 26 marzo il Consiglio Comunale si è riunito giovedì 17 maggio con 11 punti all’ordine del giorno. Oltre all’esame e approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2017 e l’esame del conto consuntivo 2017 dell’Azienda Speciale Servizi alla Persona, ovvero l’ASSP, una serie di mozioni e interrogazioni presentate, tranne una, dai gruppi di minoranza. Un Consiglio in cui non sono mancate sorprese e ‘siparietti’ come in una pièce teatrale, che raccontiamo. Si inizia con una bella sorpresa, la comunicazione del sindaco Nai “Abbiamo ricevuto al protocollo una proposta di project financing per la realizzazione della piscina comunale, con documentazione allegata come da normativa. Seguirà da parte degli uffici e della giunta un’analisi dettagliata e relativa istruttoria e valutazione sulla fattibilità. Oltre a questa è pervenuta una manifestazione di interesse da parte di altra società a realizzare la piscina sempre con una forma di project”. Così posta l’ass. Bottene che si improvvisa reporter e annuncia la buona novella alle 9.14 su Fb dopo aver scattato diverse fotografie al sindaco, mentre si discute dell’Assp e gli vengono poste delle domande. Dopo l’intervento del sindaco alcuni consiglieri hanno chiesto di intervenire nei 5 minuti. Cameroni (Pd) ha letto un lungo encomio allo statista Aldo Moro, ucciso 40 anni fa dalle BR. Ne ha elogiato l’animo mite e modesto ma determinato nell’azione, la sua alta figura istituzionale, ha citato il ricordo fatto da Gentiloni che il Pd condivide e ha ricordato che “la democrazia non si può dire conquistata una volta per tutte”. De Marchi (Cambiamo Abbiategrasso) ha proposto una riflessione sul senso civico che significa “senso di appartenenza e rispetto per gli altri. Gettare rifiuti in giro, compiere atti vandalici non è responsabilità dell’amministrazione ma dei cittadini che non hanno senso civico”. Dell’Acqua (Cambiamo Abb.) ha elencato le numerose mancanze che riguardano la scuola di via Colombo, seguita da De Angeli (M5S) che ha ricordato di aver richiesto la bonifica dell’area della scuola, inutilmente più volte, e che a Milano è stata accolta la richiesta di far intervenire i cittadini in Consiglio, la stessa che la maggioranza ad Abbiategrasso ha bocciato. Finiguerra (Cambiamo Abb.) ha commentato l’intervento dell’ass. Gallera che gli ha risposto su una pagina social insultandolo e negando quanto riportato dai cittadini e dalla stampa sui disguidi delle Guardia Medica in mancanza anche del P.S. notturno. “Mi rivolgo al sindaco – ha detto Finiguerra – perché si faccia portavoce di un’azione politica forte” e l’ha invitato a dare precedenza al bene della città prima che alla sua amicizia con l’ass. Gallera. Finiguerra segnala poi alcuni incroci pericolosi come quello tra viale Sforza e via Stignani dove il semaforo in 2 tempi non è adeguato per la contemporaneità con le strisce pedonali. Poi ha riferito di “una voce che ci viene attribuita e che dice che il consigliere Gallotti intende dimettersi. In realtà questa notizia è stata data dallo stesso Gallotti durante la conferenza dei capigruppo”. Il presidente Tagliabue conferma e la sedia vuota di Gallotti sembra eloquente. Sembra perché, e qui raccontiamo un siparietto rosa che niente ha a che fare però col Giro d’Italia, tempo dopo, inaspettatamente arriva Gallotti che prima di accomodarsi al suo posto va dritto da Cameroni a cui regala un fiore. Gallotti senza intervenire si mette più volte poi in evidenza: si alza spesso, confabula con i vicini e con persone del pubblico e mentre è al suo posto invece gli si avvicina l’ass. Albetti che, poiché crea motivo di distrazione, viene più volte richiamato dal presidente Tagliabue e si mostra indispettito. Abbiamo poi contattato il diretto interessato Emanuele Gallotti che ci ha detto: “Effettivamente nella conferenza dei capigruppo ho detto che se si convocano Consigli comunali e riunioni alle 20 in orario aperitivo, io che conduco un bar mi vedrò costretto a dimettermi non potendo essere presente. Il consigliere Graziella Cameroni mi ha poi inviato un sms per chiedermi di ripensarci e non dimettermi, non avendo avuto tempo di ringraziarla le ho portato un fiore in Consiglio. Il lavoro viene prima di tutto, non potendo più contare sull’aiuto di mia sorella che si è sposata e ha altri impegni, ho meno tempo”. Ecco quindi spiegato il gesto gentile che aveva stupito un po’ tutti. Un’altra ‘sorpresa’ l’intervento di Serra (FI) nei 5 minuti sulla Ztl, perché anticipava una sua interrogazione sullo stesso tema, prevista al 6° punto dell’ordine del giorno. In sala è subito serpeggiata la notizia che il consigliere avesse anticipato il suo intervento perché la sua interrogazione era stata cancellata. Ma, altra sorpresa, così non è stato e lo stesso Serra ha poi ripetuto il suo intervento. Solitamente repetita iuvant ma non questa volta, infatti le sue lamentele a nome dei disabili che, essendo già in possesso di un pass che permette loro di parcheggiare ovunque, non si sono registrati per entrare nella Ztl cittadina e hanno preso multe che, anche in presenza di prove, non vengono cancellate ma devono, con ulteriori immaginabili disagi dovuti alla loro situazione, rivolgersi al Prefetto o al Giudice di pace. Serra ha quindi chiesto che venga chiesto al Prefetto di poter esercitare in autotutela per cancellarle. L’ass. Mercanti però alla sua interrogazione ha risposto che non si può fare, nonostante Serra insistesse che il Prefetto può invece delegare certi compiti. Un botta e risposta sempre uguale, definito da un consigliere: “surreale”. E.G.