TREZZANO S/N – La figlia Emanuela ha consegnato alla Parrocchia le reliquie della madre Santa Gianna. La ciocca di capelli, il frammento dell’abito della Prima Comunione, un lembo dell’abito da sposa sono rimasti esposti nella cappella feriale fino al giorno della consacrazione e deposti nell’altare maggiore il 25 aprile durante la celebrazione. Una quarantina di persone hanno assistito alla spiegazione del rito della Consacrazione della nuova chiesa, che si è svolta grazie al relatore monsignor Claudio Fontana, cerimoniere dell’arcivescovo Card. Scola. Il rito della consacrazione di una chiesa è stato introdotto nei primissimi secoli dopo Cristo ed è abbastanza lungo ed elaborato. Entrano in gioco preghiere e canti speciali, acqua benedetta, unzione con l’olio e incenso. Vengono benedetti l’altare e l’ambone. La cerimonia della dedicazione è avvenuta dunque sabato 25 aprile, presieduta da Sua Eminenza Cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, alla presenza di centinaia di fedeli e cittadini curiosi. Durante la lettura il libro di Neemia invitava a “mangiare carni grasse, bere vini dolci e mandare porzioni a coloro che non avevano nulla di preparato” e si legava al ruolo della Caritas ambrosiana nell’Expo 2015 che sta per iniziare, la lotta quotidiana perché a tutti sia garantito il “pane quotidiano”, l’impegno della Chiesa perché questi temi cristiani siano protagonisti dell’Esposizione. Non solo i poveri, ma anche coloro che per la perdita del posto di lavoro sono a rischio povertà: durante l’offertorio artigiani e commercianti hanno donato un assegno di 3mila euro che serviranno ad aiutare questa particolare categoria di cittadini. E’ stato donato il libro realizzato dagli scolari di quinta elementare della Gobetti dal titolo “Un nuovo cielo e una nuova terra per Trezzano sul Naviglio” e il giorno dopo i ragazzi sono stati premiati durante la premiazione dei tre concorsi legati all’evento della consacrazione. Il fotografo Yuri Besana ha dedicato la vittoria al suo scomparso Maestro, Massimo Macchia; la pittrice Alessandra Mistretta ha dedicato la vittoria all’amico carissimo “Manu Toffy” recentemente scomparso per una malattia. I componimenti del concorso letterario avevano come tema l’amore di Dio e trattavano anche l’argomento della scomparsa di una persona cara. A conclusione, vale la pena ricordare il primo miracolo di Santa Gianna Beretta Molla. Si verificò nel 1977 nella diocesi di Grajaù. Lucia Cirillo era una povera donna, che viveva in una capanna ed era di religione protestante. Il quarto figlio le morì nell’utero, provocando conseguenze gravissime. Lucia doveva essere operata d’urgenza, ma l’ospedale più vicino era a quasi settecento chilometri, praticamente irraggiungibile per mancanza di strade in mezzo alla foresta. La donna era rassegnata alla morte, nella sua capanna, abbandonata a se stessa. Una suora missionaria andò a trovarla e la invitò a pregare Gianna. La suora mise una reliquia di Gianna sotto il cuscino del giaciglio della moribonda e rimase a pregare a lungo. Nel pomeriggio, Lucia, come lei stessa in seguito raccontò, sentì come delle scosse forti in tutto il corpo. I dolori lancinanti che la tormentavano, sparirono. E lei si addormentò. Qualche ora dopo si svegliò ed era completamente guarita. In seguito i medici constatarono che tutti i malanni erano totalmente scomparsi. La fistola si era cicatrizzata. Valentina Bufano