ABBIATEGRASSO – E’ ormai un appuntamento a cui gli abbiatensi sono molto legati, si parla infatti di una tradizione forse centenaria di questa iniziativa che coinvolge i negozianti di Abbiategrasso nei giorni della festa patronale. Irrinunciabile la passeggiata del sabato sera per ammirare le vetrine che aderiscono sempre numerose alla “Mostra Concorso” organizzata da Ascom, l’associazione Commercianti di Abbiategrasso e circondario. Mentre la Fiera si anima di bancarelle, stand di prodotti locali e non solo, il centro storico si illumina e si anima grazie ai commercianti. Oltre una sessantina quelli che hanno partecipato all’edizione 2016, il cui tema era l’acqua (libera la scelta se seguirlo o meno). Cominciamo subito dai vincitori, decretati da una giuria di giornalisti locali che ha osservato accuratamente le vetrine in gara e dato delle votazioni alla qualità dell’allestimento, all’originalità, al messaggio e alla coerenza con il prodotto venduto. Il primo premio assoluto se l’è meritatamente aggiudicato Consuelo Santoro del negozio “Se Fosse un Fiore” di via Palestro: una poetica “fontana” di fiori freschi sulle tonalità dell’azzurro e del bianco ha riprodotto perfettamente l’idea dell’acqua, una piccola opera d’arte di cui sono state apprezzate l’eleganza e la grande maestria nell’eseguirla. E’ stato così riconosciuto il valore di una realizzazione costata impegno, concentrazione e ore di lavoro, un premio ad una commerciante appassionata e sempre pronta a collaborare anche nelle iniziative cittadine. Nella categoria alimentari il primo premio è andato allo storico fruttivendolo di corso Italia, Super Peppino, che ogni anno stupisce con i suoi giochi di parole e la bravura nell’esprimere con semplicità (usando ovviamente frutta e verdura, la merce da lui venduta) un messaggio chiaro. Questa volta, su una tavola elegantemente imbandita trionfavano cipolle di diverse qualità… e in alto la scritta “Anche i ricchi piangono”…Il secondo premio è stato assegnato a Port Moka di corso Matteotti che con due tazzine di caffè e sullo sfondo un fiume ha “espresso” il concetto “dove l’acqua divide, il caffè unisce”. Terzo premio alla Casa del Caffè di piazza Marconi che ha rappresentato una sposa immersa in una vasca di chicchi di caffè, in un connubio perfetto con l’acqua, indispensabile per preparare questa irrinunciabile bevanda. Il primo premio della categoria non alimentari l’ha conquistato l’Altra Libreria di via Annoni che ha raccolto e stampato una serie di errori (peraltro divertenti) trovati su muri, volantini, giornali, manifesti ecc… in giro per l’Italia (un esempio? Gli imbarazzanti ‘ge tem’… e ‘hai loviù’)…una macchina da scrivere e un libro personificato in primo piano per lanciare il messaggio: “leggere… per scrivere!” Un invito a leggere di più per evitare di commettere errori.  Secondo premio all’Ottica Balcor di corso Italia che nella sua vetrina minimal e raffinata ha esposto un bell’occhiale rosso con tanto di catenella abbinata e la frase in dialetto “cinq’ ghej de pu’, ma ross”. La tendenza della stagione abbinata a un detto della tradizione: una vetrina simpatica e accattivante. Al terzo posto la cartoleria Ruboni di corso Matteotti che ha usato un gioco di parole: un passato di verdure con sopra una gomma per cancellare stavano ad indicare l’invito a non “cancellare il passato” tenendo viva la tradizione: un omaggio a uno storico giornale locale. Tre le menzioni speciali assegnate dalla giuria tecnica: Barbeer Shop di corso XX Settembre (per la positività della collaborazione con altri due negozi, Boston Class e Ottica Moderna che hanno partecipato alla realizzazione della vetrina, e il messaggio della vetrina stessa, un invito a non fare discriminazioni sessuali); Mery Riflessi di corso Matteotti per aver posto all’attenzione un altro tema sociale: il femminicidio e la violenza sulle donne, da condannare e combattere; e infine Foto Express di corso Matteotti per aver messo in evidenza invece una questione cittadina, sulla stazione e il trasporto ferroviario. Come sempre lodevole l’impegno dei commercianti per rendere più viva e accogliente la nostra città, anche chi non partecipava al concorso ha comunque abbellito la propria vetrina, un segnale positivo per la città, le cui piccole, grandi eccellenze del commercio ne sono l’anima. S.O.