ABBIATEGRASSO – Le vetrine dei negozi di vicinato sono una tradizione e un’eccellenza della Fiera Agricola che quest’anno compie 538 anni. Una delle fiere più antiche d’Italia, che merita una cura particolare per richiamare pubblico non solo dai comuni limitrofi ma da Milano e oltre.
Tra gli eventi più riusciti di questa edizione c’è, ancora una volta, il concorso vetrine proposto da ConfCommercio. Una tradizione nata decenni fa per stimolare i commercianti a considerare la propria vetrina, tutto l’anno, il proprio biglietto da visita e a dedicarle quindi particolare attenzione per incuriosire, proporre al meglio e rendere seducente e accattivante il proprio prodotto. Una passeggiata per le vie della città diventa più piacevole se è possibile ‘guardare le vetrine’, punti luce in tutti i sensi. Anche quest’anno, il sabato sera che precede la terza domenica d’ottobre, momento clou della festa di Abbiategrasso, protagonisti sono i negozi di vicinato con le loro vetrine a tema o, come quest’anno, lasciato libero ai partecipanti del concorso. Come sempre si è molto apprezzato l’impegno e la cura dimostrata da ciascun commerciante.
Due i temi particolarmente ricorrenti: il caro bollette che sta mettendo ancora più in crisi tutti e un messaggio positivo di speranza per un futuro, anziché buio, a colori. La giuria tecnica ha scelto, assegnando il primo premio assoluto, il tripudio di colori e il lavoro certosino di Martina Sironi, che ha confezionato un abito con centinaia di palloncini multicolor per la sua boutique di scarpe in corso Italia. Al primo posto nella categoria non alimentare L’Altra Libreria di via Annoni, particolarmente efficace e immediato il suo distinguere tra “Carta e carta”, quella dei libri che ‘pulisce l’anima’ e quella igienica che… ‘pulisce altro’. Il secondo premio va ad Ago e Filo di via Mameli per l’eleganza dell’allestimento. Il terzo premio l’ha conquistato ‘Gaspare Boutique’ di corso Italia, con le sue variopinte e leggiadre farfalle che circondano la sagoma di una ragazza in jeans, semplice ma sofisticata, che invita a non smettere mai di sognare.
Tra gli alimentari, il primo premio l’ha vinto il bosco incantato da cui fanno capolino alcuni deliziosi animaletti di pastafrolla, realizzati da Pastiss di via Leonardo da Vinci. Al secondo posto con una proposta di grande raffinatezza Tete à the di via Santa Maria e al terzo posto in classifica PortMoka di corso Matteotti con un efficace “non tagliateci il caffè” accanto le tazze in un’atmosfera accattivante.
Due le menzioni speciali: una a 26 Ecoboutique di viale Manzoni che invita a scegliere tra la natura sull’area Ats2 e il previsto parco commerciale, possibile colpo mortale per i negozi storici; l’altra per ‘I Mericani barber shop’ di corso xx Settembre, una vetrina ‘animata’ che invita a rispettare le donne.
Ma sono molte altre le vetrine che meriterebbero un commento e una menzione, per l’originalità dell’allestimento, per il messaggio o per la cura e l’impegno prodigati. Tenero l’orso Teddy di Giorgio Losa che invita ad usare solo pellicce ecologiche, o l’invito a perseguire pace, libertà, leggerezza come suggeriscono le scritte ma soprattutto le meravigliose ali su un abito da sogno proposto da Agnes. Non sono mancati altri spunti arguti e realizzazioni significative e preziose, come dal laboratorio orafo di C’è Damiano. Complimenti a tutti i partecipanti e ricordiamo che da martedì 18 ottobre sarà possibile anche al pubblico votare, on line, la propria vetrina preferita dell’edizione 2022.
Enrica Galeazzi