ABBIATENSE – Oggi, lunedì 20 gennaio, andiamo in stampa e possiamo riferire ancora poco delle conseguenze sul traffico per la presenza di un semaforo sul ponte carrabile che scavalca il Naviglio a Robecco, anche se le prime notizie e fotografie che arrivano descrivono un delirio. La scelta del sindaco Fortunata Barni che l’aveva preannunciata in un Consiglio comunale, ma la minoranza lamenta di non aver avuto modo di discuterne, ha suscitato molte reazioni. Preoccupa in particolar modo chi è costretto ogni giorno a percorrere la strada di collegamento a Magenta, che attraversa il centro di Robecco, temendo di fare tardi d’ora in poi, per le possibili code, a scuola o al lavoro. Il sindaco Barni invece si preoccupa più della sicurezza dei suoi concittadini ed è ancora più convinta della necessità di ripristinare il semaforo dopo che, a causa del traffico ancora aumentato, l’attraversamento pedonale risulta pericoloso, recentemente una donna è caduta e ha battuto la testa dopo che un’auto l’ha urtata. Anche per le auto, lo spazio tra chi procede nei due sensi sul ponte è esiguo, soprattutto quando si incrociano camion e pullman. Sono in molti a ritenere che il sindaco Barni abbia voluto soprattutto attirare di nuovo l’attenzione  sul problema di traffico e inquinamento  che assilla da troppo tempo i robecchesi e che sembrava doversi risolvere in tempi brevi con la realizzazione della superstrada che ora, con il cambio di governo  da verde lega/giallo 5 Stelle a rosso Pd/giallo 5 Stelle è bloccata e i fondi destinati sono stati spostati su un  altro progetto. Barni è contestata dalla minoranza in Consiglio che avrebbe voluto essere coinvolta nella decisione di ripristinare il semaforo ma quella che è stata interpretata come la contestazione più forte, una reazione al semaforo, è quella di una mano anonima  che ha imbrattato i muri di alcune vie con cinque scritte identiche “Barni ladra”. Il sindaco invece di farle cancellare ha comunicato ai cittadini che “le scritte non mi toccano perché non corrispondono al vero” e che non intende cancellarle per ricordare a chi le ha fatte che è una persona meschina e un codardo visto che sono anonime. I colleghi sindaci di Magenta, Chiara Calati, e di Abbiategrasso, Cesare Nai, hanno espresso solidarietà a Barni per gli attacchi personali subiti. Entrambi si dicono preoccupati per le conseguenze sulla viabilità anche dei loro Comuni  ma ritengono che a Robecco serva come soluzione la nuova strada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta che ora però il governo ha bloccato. Il semaforo sul ponte, da oggi lunedì 20 gennaio 2020, sarà in funzione dalle 7 alle 23. Intanto, sono le 11,30, dopo 4 ore e mezza dall’accensione dell’impianto semaforico, arrivano testimonianze a iosa, due persone giunte ad Abbiategrasso da Cuggiono dicono di aver scelto strade di campagna per evitare una coda che iniziava dall’Iper di Magenta. Anche la strada “alternativa” della cascina Tangola è stata chiusa e non si conoscono ancora gli effetti su Pontevecchio, Castellazzo, Cassinetta, finora secondarie ma che ora verranno prese senz’altro in considerazione nel tentativo di evitare le code. Il sindaco Barni era sul ponte già alle 6.30 con la Polizia Locale per controllare la situazione e già rilevava un traffico intenso, ma ritenuto sotto controllo all’accensione del semaforo. Ha ribadito di essere dispiaciuta per chi deve affrontare delle code ma che la sua scelta è dovuta ai timori per la tenuta del ponte datato e al voler garantire sicurezza ai concittadini. La scelta dell’Amministrazione quindi sarebbe una questione di responsabilità dopo che anche dei bambini del Pedibus che attraversano a piedi il ponte, sono stati sfiorati dalle auto. Ferma sulla scelta quindi pur dicendosi  dispiaciuta  per chi dovrà affrontare code di cui invoca pazienza. Ma chi si trova incolonnato per parecchi minuti, anche mezzora per fare 200 metri impreca contro il semaforo e in molti reclamano la superstrada al più presto. I contrari alla superstrada invece ritengono che il semaforo sia un evidente espediente per creare la necessità di tale strada. Senza dubbio il semaforo e le code ripropongono l’annosa situazione di traffico che si dimostra insostenibile per Robecco, occorre quindi trovare al più presta una soluzione alternativa divenuta improcrastinabile. Quale sia la migliore è ancora da decidere. E.G.