ABBIATEGRASSO – Domenica 25 novembre dalle ore 10.00, presso l’ex Convento
dell’Annunciata si sono svolte le “Premiazioni Provinciali 2018” della Federazione Ciclistica
Italiana, organizzata ad Abbiategrasso grazie all’impegno di Velo Sport ed Andrea Ruboni. Il
comitato provinciale di Milano ha assegnato i riconoscimenti ai dirigenti, società ed atleti della
provincia milanese. Ospiti d’onore intervenuti alla manifestazione Corrado Lodi consigliere
federale FCI, e Fabio Perego vice presidente vicario CR lombardo FCI.Oltre al sindaco Cesare Nai,
presente alla cerimonia anche l’ex ciclista professionista Andrea Noè, premiato con il
riconoscimento “Ruote d’oro”, premio per essere stato uno dei migliori uomini squadra di sempre.
Decine e decine i ciclisti premiati, dai più piccolini fino ai più grandi nelle categorie amatoriali.
Tanti i medagliati a livello italiano ed europeo, qualcuno anche sul podio mondiale; premiata con
“Il Vigorelli” Martina Alzini nella categoria “donne elite” per il suo successo nei Campionati
Europei di inseguimento a squadre. Insieme agli sportivi attualmente in attività sono stati premiati
anche alcune figure fondamentali per lo svolgimento e lo sviluppo del ciclismo, come giudici di
gara, direttori di corsa e fotografi.Durante il corso delle premiazioni tutti gli interventi dei relatori e
degli ospiti hanno avuto come focus il concetto di rispettare le diverse età dei ragazzi,
accompagnandoli in modo responsabile e consono alle diverse fasi di crescita.Concetti sintetizzati
in una lettera condivisa con il pubblico e i premiati: Diritto di divertirsi,
Diritto di fare sport, Diritto di beneficiare di un ambiente sano, Diritto di essere trattato con dignità,
Diritto di essere allenato e circondato da persone qualificate,
Diritto di seguire gli allenamenti adeguati ai propri ritmi, Diritto di misurarsi con giovani che
abbiano la stessa probabilità di successo, Diritto di partecipare a gare adeguate,
Diritto di praticare il suo sport nella massima sicurezza, Diritto di avere tempi di riposo,
Diritto di non essere un campione. L.C.