ABBIATEGRASSO – Martedì 7 marzo alle 18 la scelta della sala al primo piano del Municipio è subito parsa poco appropriata per la presentazione alla stampa del candidato sindaco del centrodestra Cesare Nai. Infatti oltre a una decina di giornalisti in molti si sono presentati all’appuntamento e solo una parte, stretti, in piedi, hanno potuto seguire gli interventi dei rappresentanti dei partiti che hanno scelto Cesare Nai, molti altri sono rimasti fuori. Piero Bonasegale (FI) ha esordito raccontando “un percorso anomalo per la politica che ha tempi più lunghi. Abbiamo chiesto la sua disponibilità dopo Natale, una scelta condivisa dal centrodestra con entusiasmo”. L’ex sindaco Roberto Albetti (Ncd) ha a sua volta dichiarato: “Ripartiamo da dove eravamo rimasti nel 2012, ho preferito non candidarmi, mi impegno però a fornire piena collaborazione ed esperienza. Nai è leale, stimato e capace, lo ha dimostrato come presidente della Fondazione per Leggere, coagulando una cinquantina di Comuni. Ereditiamo una città impoverita dal punto di vista economico, amministrativo, tanti servizi si sono trasferiti altrove, sono state chiuse la Fondazione per la Promozione dell’abbiatense e Acqualab frutto di una collaborazione avviata con 4 università…” Il neo segretario cittadino della Lega Nord, Giovanni Maroccoli, nell’asciutto stile Lega ha assicurato un supporto particolare sui temi dell’immigrazione, della sicurezza e del lavoro. Più ciarliero l’ex assessore Franco Lovetti (Fratelli d’Italia): “Con Nai ci conosciamo da 20 anni, nel 2007 abbiamo lavorato bene insieme, negli ultimi 5 anni non mi sono fatto vedere politicamente ma ho osservato il degrado subito dalla città che ha bisogno di un rilancio”. E infine l’intervento che tutti aspettavano, quello del candidato sindaco. “Hanno deciso di puntare su di me – ha esordito Nai – siamo qui per vincere, ma per vincere bisogna convincere. Siamo qui in maniera coesa, tutto il centrodestra unito ma aperti anche a qualche lista civica che possa darci una mano, ci saranno più liste, non riempite a casaccio. Parlo di politica, non quella dei palazzi ma dell’impegno di uomini e donne che sacrificano tempo e famiglia per la collettività, non professionisti della politica ma pronti a fare politica con professionalità. Ringrazio tutti i miei competitor, gli altri candidati sindaco e chi si metterà in gioco nelle altre liste dedicando tempo e misurando le proprie capacità. In questi anni ho avuto l’onore e l’onere come Presidente di Fondazione per Leggere di conoscere molti sindaci e assessori, persone per bene che hanno fatto buona politica. Se sarò eletto mi impegno a fare il sindaco a tempo pieno, penso che sia importante per una realtà di 32.000 abitanti, se voglio una ripartenza l’impegno però non è sufficiente, occorrono forza, determinazione, decisione. Vengo presentato come persona moderata, non ideologica e con un dialogo aperto, in questo mi riconosco ma per il resto più che moderato mi definirei determinato. Per raggiungere gli obiettivi ci vogliono metodo, decisione, determinazione. Senza anticipare molto sui temi che comporranno il programma qualcosa però la voglio dire. Il tema principale è il lavoro, la crisi va combattuta e non subita, il Patto di stabilità c’è per tutti ma i Comuni dove c’è progettualità vanno meglio di altri. Per il lavoro occorrono infrastrutture adeguate. L’Amministrazione comunale deve aiutare le imprese e non complicare la vita. Tassare meno e spendere meglio. E’ importante anche recuperare una dimensione territoriale, da soli non si va da nessuna parte. Sono importanti cultura e tradizione, la tranquillità e la coesione sociale, il terzo turno serale dei vigili è importante e che la città sia illuminata…Non dobbiamo confondere gli strumenti con le finalità”. Un eloquio chiaro, comprensibile a tutti e rispettoso di tutti, una rarità ormai in politica. Un savoir faire dimostrato anche nelle risposte ai giornalisti. La prima domanda rivoltagli dalla sottoscritta è stata “Visto che avete parlato di riprendere contatti e scelte partecipate con gli enti superiori, vedi Regione Lombardia che ha scelto la chiusura del P.S. di notte e di fatto il depotenziamento del nostro ospedale, cosa intendete fare? Condividere tale scelta o opporvi? Dapprima ha risposto l’ex sindaco Albetti, che al contrario ha sostenuto che gli interventi sono aumentati e che dobbiamo cogliere quel che è possibile ma Nai, per quanto riguarda il P.S., è intervenuto dicendo: “Non ho mai rinunciato a niente, anche quando le cose vengono date per perse”. Poi ha aggiunto: “Quando qui si andrà al ballottaggio perché probabilmente nessuno vince subito, bisogna avere la capacità di dare risposte a più persone possibili, la mia più grande soddisfazione sarà riuscire a coinvolgere tutti…” Se la politica è l’arte del mediare, Nai è un artista. E.G.