ABBIATENSE – “Un festival di Sanremo appesantito dalla lunghezza delle serate e dalla lentezza della conduzione. Troppi interventi che distoglievano l’attenzione dalle canzoni. Un format vecchio che andrebbe rivisto e svecchiato. Molte anche le 26 canzoni. Voto bassissimo. Nulla contro i conduttori ma cinque ore di diretta sono troppi”. Giudizio spietato quello di Ivan Donati, giornalista abbiatense esperto di musica, con all’attivo diverse collaborazioni musicali, nonché direttore artistico del coro Costantino. Da sempre appassionato del

Festival italiano per eccellenza, Donati parla un po’ da amante deluso, dopo un anno di attesa. A non convincerlo il complesso della macchina sanremese: Promosso invece Amadeus: “Un bel 7; portare avanti tutte quelle ore di diretta senza pubblico e con diversi imprevisti è stato un gran lavoro”. Bocciato Fiorello, voto 4: “Troppi momenti e troppe ripetizioni, sembrava stesse facendo il minimo indispensabile. Negativo anche il voto ad Achille Lauro – continua Donati – “Per me trasgressione non significa travestirsi

o portare superficialmente temi borderline. Una macchietta, a tratti interessante ma fine a sé stesso e già visto. Nulla la presenza di Zlatan Ibrahimovic, brevi momenti che hanno raccontato poco”. Passando alle canzoni, l’esperto Donati incorona con un 10 la canzone “Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino: “Il pezzo è già un classico, un po’ naif, bravi loro e testo brioso e anche attuale. 10 anche a due signore della musica come la Bertè e la Vanoni. Tra luci e ombre, sono state immense.

Ho apprezzato molto la graziosa Arisa e i vincitori: i Maneskin. Cresciuti molto, bel pezzo e fantastici insieme a Manuel Agnelli nella serata dedicata ai duetti. Apprezzati i Comacose e la Rappresentante di Lista. Abbondantemente sufficiente Orietta Berti, bravissima con la cover. Stupenda invece Elodie, grande personalità vocale”.

Passando alle insufficienze, Donati boccia le Nuove Proposte: “Più vecchi dei big. Non mi son piaciute nemmeno le presenze femminili. Da anni viene riproposto il tema delle pari opportunità, certo importante ma mi piacerebbe vedere una direttrice artistica e presentatrice, no ospiti che parlano della tematica. Male

Bugo, Renga ed Irama”. Pagelle spietate ma nel complesso l’appassionato Donati evidenzia come sia stato comunque piacevole fermarsi e distrarsi per qualche ora, “forse un po’ troppe ore – ironizza – ma molti italiani aspettano con grande attesa questa grande settimana di musica. Ogni anno lo aspetto con tanta gioia”.

Luca Cianflone