L'eco della città

“Cantú”: la mobilitazione parte bene, un passo avanti!

Studio Sally Abbiategrasso - Il movimento per i diritti del malato ha organizzato un presidio e raccolta firme davanti all'ingresso dell'ospedale Cantu' contro il depontenziamento dello stesso foto Roberto Garavaglia - Studio Sally

Nelle ultime settimane, dopo la raccolta di oltre 10 mila firme promossa dal Movimento per i Diritti del Cittadino Malato, la mobilitazione sul territorio ha iniziato a produrre i suoi effetti.
In seguito alla seduta della Commissione Consiliare del 3 novembre, si è attivato il gruppo di lavoro cui hanno partecipato tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, i rappresentanti del Movimento per i Diritti del Cittadino Malato e della Consulta sull’Ospedale e i sindaci del nostro distretto.

E proprio grazie a questo proficuo lavoro di collaborazione che ha visto lavorare insieme maggioranza, opposizione e associazioni, si è giunti ad un risultato molto importante.

É stato infatti concordato un documento unitario che sarà approvato nel prossimo consiglio comunale del 21 novembre 2016 ad Abbiategrasso e successivamente negli altri comuni del distretto. Una mozione con la quale si richiede alla Regione Lombardia e alle Dirigenze dell’Azienda ASST e dell’Agenzia ATS di:
1. recuperare la piena funzionalità del C. Cantù sul versante chirurgico, con il rientro h24 del medico rianimatore per garantire :
– l’apertura del Pronto Soccorso di notte;
– la chirurgia ortopedica per femore–anca;
– la sicurezza dei ricoverati con possibili complicanze;
– la chirurgia laparoscopica;
– l’impiego al meglio delle nuove sale operatorie e delle nuove tecniche chirurgiche;
2) mantenere il buon reparto di Medicina;
3) rafforzare la cardiologia anche per sfruttare al meglio gli strumenti presenti, molti dei quali sono stati donati all’ospedale da associazioni di volontariato (gli Amici del Cuore, AVIS, Cappelletta);
4) perseguire la strada del rafforzamento della rete territoriale di eccellenza abbiatense che fa capo all’ospedale ed è composta da RSA per un totale di oltre 400 p.l., reparti di Cure intermedie Riabilitative, Hospice, Medici di Famiglia Associati;
5) favorire la riduzione delle liste di attesa limitando i flussi di pazienti verso le limitrofe cliniche private accreditate. Continuiamo a lavorare uniti, per tutelare e rilanciare il nostro ospedale, affinché sia luogo di cure sicure, senza vanificare le decine di milioni di euro spesi per una struttura nuova e all’avanguardia.
Alziamo il livello della mobilitazione per far arrivare la voce di questa città e di questo territorio in Regione e nelle stanze della Dirigenza dell’Azienda Ospedaliera (ASST) dove si sta decidendo del futuro del nostro ospedale. Domenico Finiguerra, Cambiamo Abbiategrasso

 

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