ABBIATEGRASSO – Nella “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo”, sabato 2 aprile, l’Amministrazione Comunale, sempre attenta e partecipe alle iniziative organizzate dalle associazioni abbiatensi su questa importante tematica, ha voluto richiamarne l’importanza illuminando di blu piazza Marconi. Nel pomeriggio tantissima gente si è riunita nel cortile del Castello Visconteo, attorno al gazebo di Heiros, che offriva il necessario da esibire durante la camminata in gruppo: pettorine di colore blu, bandierine e palloncini blu, che tutti i partecipanti mostravano, passando per il Parco della Repubblica e camminando per le vie del centro. Diversi negozi esponevano nelle loro vetrine i palloncini blu e i quadri realizzati dai ragazzi dell’associazione Heiros, dipinti con vera passione. E’ arrivato anche il sindaco Cesare Nai a metà della camminata, iniziata alle 15.30 e conclusasi alle 16.15, quando si è ritornati al luogo di ritrovo al Castello. Ecco il volantino dell’associazione Heiros: “Nei bambini e ragazzi con autismo la compromissione della comunicazione non facilita l’integrazione e tutto diventa faticoso e difficile. I loro genitori hanno deciso di unirsi per poter offrire loro delle opportunità di espressione e di crescita. Ad Abbiategrasso hanno creato uno spazio accogliente dove bambini e ragazzi con autismo, e non solo, possono imparare attraverso diverse attività espressive un modo per comunicare le loro emozioni. L’associazione Heiros guarda anche al futuro, ponendosi l’ambizioso obiettivo di realizzare col tempo percorsi volti all’acquisizione del massimo grado di autonomia personale per coloro che si avviano all’età adulta”. Vengono organizzati diversi corsi volti a migliorare l’espressività artistica, musicale, corporea e motoria per farli sentire a proprio agio, per farli socializzare tra di loro, per permettergli di comunicare le proprie emozioni. La sede della scuola è in via M. Marino 4 in Abbiategrasso, presente anche sui social network digitando www. facebook.com/associazioneheiros. La giornata è terminata con il discorso della mamma di Vittoria che ha ringraziato tutti i partecipanti, la Confcommercio di Abbiategrasso, in particolare Brunella Agnelli e Tiziana Losa, l’Amministrazione Comunale che ha dato una nuova sede per i ragazzi perché possano trascorrere il loro tempo libero con entusiasmo. Poi i dottori Clown di Vigevano hanno giocato con i bambini e chiunque poteva lasciare la propria impronta blu sul disegno. E’stato spiegato come è nata l’idea di questo “quadro speciale”. La mamma di Vittoria ha detto che ha capito che sua figlia non è una bambina speciale, ma è esattamente come le altre bambine. Dalla guerra si impara il vero valore della vita, del rispetto e della pace. Di fronte alle immagini della guerra, anche se la bambina non parla, spera come noi, con i colori della bandiera dell’Ucraina, il giallo e il blu, di fermare la guerra. La giornata è stata ricca di sorrisi e di emozioni. Serve un’azione significativa per diffondere questa conoscenza, perché tutti hanno il diritto di trovare il proprio posto nella società. Bisogna imparare a guardare le cose con occhi “grandi”, senza pregiudizi. Bisogna essere sensibili e tolleranti, perché i sentimenti sono di tutti, anche se qualcuno riesce ad esprimerli diversamente. Bisogna ricordare che la fortuna di queste persone sta nel continuare a cercarsi nel corso dei giorni, perché il vero spirito guida delle nostre menti è la scoperta e la voglia di sapere. Bisogna ricordare sempre l’importanza di vivere in una società inclusiva, in cui vengono rispettati e garantiti i diritti di tutti: intervenire sulle situazioni di fragilità e difficoltà e assicurare condizioni di benessere è fondamentale sia per i singoli che per la collettività. Il nostro sistema di istruzione, inoltre, può vantare una legislazione tra le più avanzate al mondo per quanto riguarda l’inclusione scolastica, ma è necessario promuovere una sempre maggiore consapevolezza rispetto a questo tema, per migliorare le opportunità di formazione e di crescita di alunni e studenti con disabilità e di tutta la comunità scolastica. G.C.