ABBIATEGRASSO- All’indomani della polemica scoppiata sul canto di Natale “Una Stella a Betlemme” scelto per la recita scolastica nella Primaria U. e M. di Savoia, a seguito della lettera del leghista Marcantonio Tagliabue, è intervenuta anche l’assessore alle Politiche educative Graziella Cameroni, che ha dichiarato: “Desidero esprimere piena solidarietà al Dirigente Scolastico
dell’I.C. di via Palestro, dott. Vittorio Ciocca, e al corpo docente della Scuola Primaria
Umberto e Margherita di Savoia in merito al comunicato, privo di fondamento, del sig.
Marcantonio Tagliabue della Lega Nord di Abbiategrasso, sulla celebrazione del S. Natale in tale plesso. Mi pare importante si sappia che tutte le scuole della nostra città celebrano il Natale
cristiano, allestiscono il presepe, partecipano anche alla gara bandita dal Comune per la migliore realizzazione. Ovviamente è previsto dalla nostra Costituzione il rispetto della libertà di
insegnamento, ma chi opera nella scuola non può prescindere dalla volontà di educare
all’accoglienza, all’integrazione e all’inclusione, principi ai quali si ispirano tutti i piani
dell’offerta formativa, nel pieno rispetto della legge. Ciò non significa educare a rinunciare alla propria identità, ma piuttosto valorizzarla e arricchirla grazie al confronto con altre culture, al riconoscimento della diversità come ricchezza. Lo sforzo di integrazione non può essere unilaterale, ma necessariamente frutto di un’azione condivisa. Accanto a questi valori, anche l’educazione alla pace è da sempre fra gli obiettivi di fondo della scuola e assume una valenza ancor più forte in questo momento storico di grave criticità. Mi pare che il messaggio di Papa Francesco, portavoce del pensiero cristiano più autentico e profondo, vada proprio in questa direzione. Definirei quindi bieco questo tentativo di diffondere la strategia della paura, strumentalizzando la scuola, la professionalità di chi vi opera, gli organi collegiali che indirizzano la sua azione. Fortunatamente nella scuola non si pensa a demolire, ma a costruire bambini e ragazzi maturi e responsabili, dotati di spirito critico, pronti a diventare i cittadini di domani. Lo si fa mantenendo fermi i legami con la nostra tradizione e la nostra cultura, ma al contempo educando ad aprirsi alla conoscenza di altre tradizioni e di altre culture”, conclude l’assessore alle Politiche educative Graziella Cameroni.