ABBIATEGRASSO – Il Consiglio Comunale di lunedì 26 marzo che aveva come ultimo punto all’o.d.g. il Bilancio triennale di Previsione è iniziato già nei 5 minuti con le rimostranze della cons.Cameroni per la mancata possibilità di “conoscere a sufficienza un tema complesso come quello del bilancio e poter far pervenire osservazioni e pareri, essendo mancata la discussione politica”. Un riferimento alle tre commissioni congiunte della settimana precedente che aveva suscitato notevoli critiche. Dopo una lunga analisi e discussione che cercheremo di sintetizzare, nonostante anche le minoranze abbiano riconosciuto conti impeccabili, al momento del voto, a causa della mancata discussione politica, tutti i rappresentanti dei gruppi di minoranza si sono alzati e se ne sono andati, lasciando che la sola maggioranza votasse il suo bilancio di previsione. Il Documento Unico di Programmazione è stato presentato dall’ass. Mauro Dodi che ha elencato le voci che costituiscono i quasi 28 milioni di euro del bilancio di previsione 2018. Diverse le misure cui ha accennato per incrementare le entrate, ad esempio si intende partecipare e aggiudicarsi quanti più bandi possibile per poter sviluppare anche nuove attività. Una serie di controlli puntuali e una lotta all’abbandono abusivo dei rifiuti che comporta un esborso per la collettività. Ha citato le spese per l’arredo urbano, per l’acquisto di attrezzature nei parchi, la manutenzione nelle scuole, le asfaltature, l’aggiornamento del sito web. Non è mancato un cenno alla piscina e a terreni e immobili di proprietà comunale alienabili per cui è prevista una nuova valutazione economica. L’ass.Dodi ha accennato anche alla riorganizzazione del personale che si baserà sulla razionalizzazione, sia sulla riqualificazione, sulla mobilità interna, per rispondere all’esigenza di rafforzare l’organizzazione con risorse con capacità specifiche. L’organico aumenterà con un dirigente per servizi tecnici, uno specialista tecnico, un agente di Polizia locale, uno specialista amministrativo e 3 figure per servizi culturali e di segreteria. Durante il dibattito, la cons.Cameroni ha definito il bilancio “molto tecnico-manageriale in cui la politica non ha potuto avere risposte”, ha poi fatto un lungo elenco di ‘incongruenze’ tra promesse e una realtà di tagli per esempio sulla sicurezza, così come sono state tolte risorse ad altri punti considerati moltio importanti per la maggioranza che ha aumentato il costo del servizio mensa alle fasce più deboli e le ha diminuite alle fasce più alte. “Dov’è l’attenzione alle famiglie più fragili?” ha chiesto Cameroni. La cons. De Angeli (Mov5s) ha chiesto invece al Segretario Comunale di verificare se le tempistiche di presentazione della documentazione riguardante il Bilancio avesse rispettato le norme vigenti e ha espresso il timore che i servizi non vengano più garantiti, viste le previste diminuzioni di stanziamenti. Finiguerra (Cambiamo A.) ritiene che ancora manchino obiettivi esecutivi, “si parla di analizzare invece di dire cosa fare, la programmazione non è ancora iniziata…si dice che si vuole fare uno studio per individuare una eventuale sede unica…” Il cons. Lovati (Nai sindaco) pur facendo parte della maggioranza non manca mai di fare da pungolo. Ha infatti esordito con “Non possiamo essere soddisfatti della discussione di questa sera, anche se in buona fede, la Commissione non ha permesso di discutere… conoscere numeri secchi senza sapere cosa c’è dietro… Le aliquote sono al massimo, negli ultimi 10 anni i bilanci si assomigliano, lo Stato ha continuato a tagliare, così anche le Regioni, questo mentre i bisogni aumentano e quindi i costi dei servizi sociali. Fare le cose in modo diverso è una sfida, invitiamo a pensare di più ai progetti, ad osare di più, invoco il coraggio a non fermarsi al quotidiano”. Sono seguite richieste di chiarimenti da De Marchi e Tarantola, l’ass. Albetti ha elencato e specificato le cifre e le voci che riguardano gli interventi sulle opere pubbliche superiori ai 100.000 euro dal 2018 al 2020. Dopo di lui ciascun assessore ha accennato ai comparti di propria competenza. L’ass. Dodi ha chiarito meglio quanto previsto per la piscina dicendo che sono previsti 220.000 euro solo nel 2020 perché è la rata che si inizierà a pagare solo a fine lavori. Lavori che cominceranno già quest’anno e che termineranno con collaudo e consegna nel 2020. In un secondo giro di interventi si sono alternate critiche da parte dei consiglieri di minoranza a dichiarazioni soddisfatte di Magnoni e altri della maggioranza. Finiguerra (Cambiamo A.), pur congratulandosi per un bilancio tecnicamente ben fatto, ha criticato il mancato utilizzo di 2 milioni di euro che potevano essere investiti per esempio per la piscina. Pusterla invece (Abbiategrasso Merita) considera il bilancio “fatto di concretezza e responsabilità”. Altre domande e altre spiegazioni, ancora punti di vista diversi fino alle due meno un quarto, quando al momento del voto, la minoranza ha abbandonato l’aula e la maggioranza ha votato e approvato il documento più importante per governare la città fino al 2020. E.G.