L'eco della città

Bicipark a pagamento, Granziero: “Facciamo chiarezza”

ABBIATEGRASSO – “Ho di recente denunciato un’assoluta mancanza di visione complessiva della città, da parte dell’amministrazione Nai – Albetti, in merito alla mobilità ed in particolare alla mobilità sostenibile. – dichiara il consigliere comunale del Pd Lele Granziero che, nella passata Amministrazione Arrara era assessore alla Sicurezza e mobilità – L’attuale maggioranza che governa la città ha infatti ereditato strumenti efficaci in tal senso, ma purtroppo li considera solo un mero adempimento amministrativo da assolvere alla scadenza e non una valida opportunità politica.

Aderiamo ormai da anni al circuito internazionale di Cittaslow, a cui si ispirano numerose città vicine e lontane da noi, ma tutte tese a garantire il buon vivere e la salute dei cittadini con l’introduzione di regole di salvaguardia.

L’attuale Amministrazione, invece, manca di lungimiranza e non si pone questo problema.

 

Se il Partito Democratico non avesse presentato una specifica interrogazione in Consiglio Comunale, il Bicipark sarebbe ancora lì abbandonato a se stesso e nessuno se ne farebbe carico (basta dare un’occhiata al suo interno per verificarne lo stato precario a quasi due anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione).

Nella Commissione Consiliare convocata su questo tema ho ribadito ciò che ho sempre sostenuto in tale sede nella precedente consiliatura: non si può prescindere da un percorso condiviso con gli utenti e le associazioni interessate, prima di stabilire, dopo il periodo di sperimentazione, le modalità e le regole di utilizzo del servizio.

Ovviamente sempre in un’ottica di incentivo di politiche di mobilità ‘dolce’.

Ho detto che ero d’accordo sul far pagare il servizio, – precisa Granziero – ma condividendo con le associazioni l’importo e le modalità, quindi senza correre il grave rischio di disincentivare il prezioso uso della bicicletta.

Nell’attuale Commissione Consiliare ho rimarcato all’assessore Albetti che, in assenza di un percorso condiviso con la città, l’onere dell’introduzione di un costo a carico degli utenti sarebbe ricaduto su una sua ben precisa responsabilità politica. E così è stato.

Ecco alcuni esempi per capire quanto invece un’amministrazione, con le sue decisioni, possa indirizzare verso comportamenti virtuosi perché volti al rispetto di persone e ambiente:

Shopping bus (utenti rilevati 30 per 1 giorno la settimana): costo 20.000,00 euro circa per un servizio a domanda individuale, ma pagato dalla fiscalità generale per favorire lo spostamento senza il ricorso all’automobile; Scuolabus: servizio a domanda individuale, ma pagato in parte dalla fiscalità generale (la tariffa a carico degli utenti non copre l’intero costo) per supportare le famiglie, alleggerire il traffico e ridurre l’inquinamento; Parcheggio auto della stazione: un costo pari a 15.000 euro all’anno a carico della collettività, volto a favorire l’utilizzo della ferrovia.

Nelle indicazioni dell’assessore Albetti, rilasciate in Commissione, si prefigura al massimo un parziale recupero di tale costo con l’introduzione di alcuni stalli a pagamento.

Trattamento ben diverso rispetto al Bicipark, il cui costo di gestione ammonta a circa 6.000 euro, addebitati in toto agli utenti dalla recente scelta dell’amministrazione.

Come dire: ‘Usate la macchina che vi conviene!’ Questa è una chiara scelta politica sulla quale il Partito Democratico non sarà mai d’accordo perché la salute e il benessere dei cittadini devono sempre stare al primo posto. Se avessimo gli strumenti per verificare a 360 gradi l’incidenza di alcune scelte sulla salute e il benessere della collettività rimarremmo di certo piacevolmente colpiti” conclude Granziero.

 

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