ROSATE – Un vero tuffo al cuore è quello che accade a molti rosatesi quando entrano nella sala
della Biblioteca Parrocchiale del loro paese. Un bellissimo lavoro di ricerca, durato più di tre anni, che ha visto la sinergia di almeno tre soggetti fortemente motivati a tramandare e far conoscere la storia e le tradizioni locali, nel modo che forse più di ogni altro genere ricordi e stimola il senso di appartenenza, le immagini, in questo caso d’epoca e rigorosamente in bianco e nero.
Stiamo parlando di Mauro Portaluppi, bibliotecario, Luigi Sacchi appassionato collezionista di cartoline e cimeli storici di Rosate e Gianni Rebecchi, consulente storico e
forza lavoro nell’allestimento della mostra. Sì perché è di una mostra fotografica che stiamo parlando, quella che, ideata dalla Biblioteca Parrocchiale di Rosate, ha visto la sue realizzazione e il suo allestimento nella sala al piano terra della struttura, mostra che ha per titolo “Saluti e baci affettuosi” Rosate nelle cartoline d’epoca. Trattasi infatti della riproduzione di cartoline illustrate con molte vedute inedite del paese e di alcuni testi scritti che riproducono i dialoghi di rosatesi indirizzati ad amici o parenti lontani. Inaugurata domenica alle ore 12, alla presenza del sindaco Daniele Del Ben e di un numeroso gruppo di cittadini interessati, è stata illustrata ai presenti da Mauro Portaluppi, frutto di un lavoro di ricerca durato oltre tre anni, di cui il merito và al cacciatore di reperti che è Luigi Sacchi, che è poi anche il proprietario delle opere originali concesse in
riproduzione per allestire questa esposizione. In mostra sono esposte quindi solo delle
riproduzioni, stampate però in grande formato, soluzione che valorizza ancora di più
quelle che poco meno di un secolo fa erano delle semplici cartoline illustrate inviate per
posta. La mostra che consigliamo vivamente a tutti di visitare è aperta fino al 25 ottobre
prossimo, nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 19. Gli organizzatori, come giustamente si fa in occasioni espositive che si prefiggono di restare nella memoria dei visitatori, ma anche e soprattutto per giungere a coloro che non avessero avuto la possibilità fisica di visionarla, hanno risolto il problema stampando un bel catalogo della mostra stessa a cura delle edizioni “Il Roseto”. Opuscolo di buona fattura disponibile per un prezzo praticamente simbolico, alla fine del
percorso visivo, soluzione che permette a tutti coloro fossero interessati di portarsi a casa
un ricordo indelebile del paese da inizio secolo fino agli anni Sessanta, ma che potrebbe
essere anche idea per un regalo ad ex rosatesi, oppure a loro parenti e/o conoscenti
attualmente distanti dalle loro origini. Antonio Varieschi