ABBIATEGRASSO – Sono stati Michele Fusiello, sassofonista jazz, e Daniele Biacchessi, voce narrante, i protagonisti della serata che Anpi sez. Giovanni Pesce, con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso, ha organizzato per la commemorazione del 25 Aprile, presso la Cooperativa Rinascita venerdì 21 aprile. Due protagonisti di alto livello, aderenti all’associazione “Ponti di Memoria” che riunisce attori, giornalisti e musicisti che da anni si dedicano al teatro narrativo civile. Cosa vuol dire fare teatro narrativo civile? Ci dice Biacchessi che questa domanda gli fu posta da una giornalista: “Ma è come chiedere a un pasticciere cosa vuol dire fare i pasticcini? O a un falegname cosa vuol dire fare un tavolo?” La risposta viene con il racconto della sua una storia personale: lui che è nato vicino a Marzabotto e che quella tragedia ha ascoltato nei racconti particolareggiati del nonno e poi la conoscenza attraverso i libri come “I ventitrè giorni della città di Alba” di Beppe Fenoglio. E ancora Biacchessi racconta delle tante “Villa triste”: nome di vari luoghi di tortura aperti dal regime a Roma, Firenze, Milano, Trieste, Genova… nei quali “contro gli antifascisti si scatenano i peggiori aguzzini come Pietro Koch. Le persone arrestate vengono fatte oggetto di sevizie particolarmente efferate, pugni, schiaffi, calci, colpi inferti con bastoni, frustini, nervi di bue…” Tortura che purtroppo non smise di essere inflitta ancora oggi o nel recente passato come in Cile durante la dittatura di Pinochet, in Argentina, in Bosnia, in Ruanda e in ogni luogo del mondo dove i diritti degli uomini vengono calpestati da polizie segrete.
Si chiede Biacchessi, in chiusura dello spettacolo, “Come ricordare la Resistenza? Con impegno civile, quotidiano, fatto di piccole cose, di gesti, di atti pubblici e di parole. Io racconto una storia a te e tu la racconterai ad altri. E fino a quando queste storie avranno gambe per poter camminare queste storie non moriranno mai. Dobbiamo essere i gendarmi della memoria. Ho deciso di stare da una parte e non ho cambiato bandiera per vendere qualche libro in più. Penso che il peggiore dei partigiani stava dalla parte della democrazia e il migliore dei fascisti era alleato con i nazisti responsabili dello sterminio pianificato di milioni di persone. Nessuna retorica ma giù le mani dai valori scritti nella nostra Costituzione, la più bella d’Europa, che ha avuto radici nell’antifascismo. Per alcuni aspetti i Padri Costituenti hanno abbracciato anche i valori del Risorgimento, riportando negli articoli della Costituzione pensieri di Beccaria, Cattaneo, Garibaldi, Mazzini e Cavour”.
Daniele Biacchessi ha dato appuntamento ai presenti alla serata e a tutta cittadinanza alla manifestazione “La città dei narratori”, che si terrà il 12, 13 e 14 maggio a Palazzo Stampa. Interverranno artisti ed intellettuali tra i più noti della scena culturale italiana. Un ringraziamento alla associazione A.R.C.I. Ponti di Memoria, che si occupa dell’organizzazione. Naomi Contiero