ABBIATEGRASSO – Il filmato della videointervista proposta dalla pagina Facebook de “L’Eco della Città” è stato visto da diverse migliaia di persone e anche molto condiviso, a testimoniare l’interesse e l’affezione per il bar pasticceria Besuschio che ha riaperto i battenti, che non ha mai chiuso del tutto in realtà, mantenendo il servizio in uno spazio ridotto. Ha riaperto, infatti, giovedì 5 luglio i battenti dell’ingresso e degli interni principali che affacciano su piazza Marconi ad Abbiategrasso, dopo un restyling importante. Sono cambiati l’ingresso e le vetrine, allestite con due dolci sculture, di zucchero e non di cioccolato perché il clima non lo consente. Il locale storico, che ha ben 173 anni, ora è decisamente moderno, esteticamente vicino ai locali milanesi più trendy. Prevale un elegante grigio marmorizzato, nuovi materiali, nuove linee interrotte da un solare color arancio. Del locale così rinnovato abbiamo parlato con la new entry della famiglia, a sua volta da un anno e mezzo coinvolto al 100%, è Giacomo Besuschio, primogenito di Roberta e Andrea, in attesa del coinvolgimento, c’è da scommeterci, del fratello minore Anselmo. Figlio d’arte Giacomo, ricordiamo che a sua volta ha già vinto un primo premio, lo scorso anno, alla prestigiosa rassegna di Identità Golose. A Giacomo abbiamo chiesto di accompagnarci nel regno della famiglia Besuschio, dell’indimenticabile nonno Attilio, dell’infaticabile nonna Antonia anche in quel momento alla cassa. Giacomo ha accompagnato in una visita virtuale i nostri lettori che ci seguono anche sul web. Ci ha raccontato l’emozione del giorno prima alla riapertura, ci ha descritto i nuovi arredi e le nuove tecnologie, poi siamo anche entrati in quello che è il cuore dell’azienda Besuschio, nei laboratori, dove si creano le prelibatezze che troviamo esposte e che stimolano, invitanti, e coinvolgono vista, olfatto, gusto. Cinque laboratori, ognuno dedicato a un diverso settore. Giacomo ci ha presentato i collaboratori, ha spiegato cosa stavano preparando e ha descritto ogni singolo strumento all’avanguardia così come la ‘chicca’ del forno storico che ha 80 anni e che dev’essere alimentato continuamente. Ha descritto i sacrifici di questo lavoro ma con un’incredibile passione e competenza. I nostri complimenti sono stati, non c’è da stupirsi, condivisi ed espressi da tantissimi clienti e amici e altri se ne aggiungono di continuo. E.G.