CISLIANO – L’iniziativa del banchetto organizzato dalla Carovana Antimafia dell’Ovest Milano in
programma per domenica 15 gennaio in piazza San Giovanni (di cui abbiamo dato notizia) è stata diffusa in
questi giorni anche attraverso un volantino, circolato anche sul web, in cui i promotori dichiarano: “Il clima in
paese resta molto teso, omertà e intimidazioni la fanno da padroni, ma questa è una situazione che non
può essere tollerata. Per questo chiamiamo i cittadini di Cisliano a impegnarsi, informarsi e reagire, senza di
voi sarà impossibile cambiare la situazione che stiamo vivendo in questi anni….” e si fa riferimento ai fatti
degli ultimi anni, auto incendiate, conflitti di interesse, intercettazioni ecc… Il sindaco Luca Durè è
intervenuto, inviando anche alla stampa locale un suo commento: “Sui temi quali la legalità è necessario
prescindere dagli orientamenti politici ed ideologici poiché interessano l’intera collettività e siamo certi che
solo uniti e compatti si può contrastare il fenomeno con efficacia. L’Amministrazione Comunale ha sempre
sostenuto ogni iniziativa con l’intento di contribuire alla chiarezza e alla diffusione della cultura della
legalità. – ha dichiarato il primo cittadino di Cisliano – Sicuramente meno in linea con questo principio si è
dimostrato l’intervento del Presidente della ‘Carovana Antimafia dell’Ovest Milano’ Gianpiero Sebri, durante
l’;incontro pubblico di Cisliano del 7 ottobre, il quale ha cercato di trasformare un’assemblea informativa in
un processo di piazza. I processi di piazza ci fanno paura, e rievocano ricordi che vorremmo vedere sepolti
per sempre. Inoltre non crediamo sia possibile che il 34% della popolazione di Cisliano (percentuali di
votanti per l’attuale Amministrazione) possa essere connivente con sistemi e logiche di tipo mafioso. La
considerazione che meritano i nostri concittadini è esattamente opposta: gente onesta e trasparente, grandi
lavoratori disposti a sacrificarsi quotidianamente. Considerarli o malavitosi o pecore senza volontà e
orgoglio non rende loro giustizia. Alcune considerazioni e domande a questo punto mi vengono spontanee:
1- che senso ha rispolverare intercettazioni pubbliche e che risalgono al 2008, che la magistratura
stessa ha ritenuto prive di rilevanza: assolutamente nessuno se non quello di gettare discredito su
persone incensurate e cercare di ottenere un vantaggio politico con metodi a dir poco scorretti;
2- non sarebbe più semplice per gli esponenti di minoranza fare politica di controllo nelle sedi
istituzionali?
3- gli ideali di legalità dovrebbero volare molto più in alto ed essere patrimonio di tutta la comunità.
4- Nel 2008, anno a cui risalgono le intercettazioni, nel 2010, anno in cui fu portata a termine
l,’operazione infinito" con l,’arresto del Clan Valle e negli anni successivi, fino al 2013 chi
amministrava la comunità di Cisliano?
5- Chi, in quel periodo, faceva parte della Giunta Comunale senza accorgersi di nulla prima del 2010 e
senza prendere una posizione istituzionale dopo l,’arresto dei Valle sulla questione della Masseria?
6- Dov,’era l,’Amministrazione Comunale di Sergio Cislaghi mentre alla Masseria si perpetravano abusi
edilizi e non solo?
Per chiudere, crediamo che questa frase di Giovanni Falcone ben sintetizzi il nostro pensiero: ‘Che le cose
siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed
incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare. Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce
lamentarsi piuttosto che fare’.
Le tante attività che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti presso la Masseria, con la
collaborazione di tante associazioni e di tante persone oneste, anche di Cisliano, stanno a dimostrare che non
vogliamo cedere alla tentazione delle lamentele e delle polemiche sterili ma che vogliamo contribuire alla
crescita della cultura della legalità.
Rimanendo a disposizione di tutti per eventuali iniziative contributi su tali tematiche, colgo l’,occasione per
augurare un sereno 2017”.