L'eco della città

Avis: tempo di bilanci e proposte

ABBIATEGRASSO – Lunedì 12 febbraio si è tenuta l’assemblea annuale dell’Avis Abbiategrasso. Marzia Vigato ha dovuto assumere le veci del presidente, assente per salute, e tenere la relazione introduttiva che ha messo in luce la mole imponente delle attività svolte dalla sezione a beneficio del nostro territorio dal punto di vista sanitario, economico e culturale. Tra i tanti dati uno va sottolineato: nel corso del 2017 nel centro trasfusionale abbiatense si sono raccolte ben 3.029 sacche di sangue. Una quota inferiore agli scorsi anni ma importantissima, che garantisce comunque l’autosufficienza del nostro territorio rispetto a questo ‘dono’ irrinunciabile per curare patologie o affrontare interventi chirurgici. Il numero delle donazioni è diminuito a fronte di normative sempre più stringenti che riducono sia le acquisizioni di nuovi donatori, sia il numero delle donazioni che ciascuno può fare in un anno. Chi effettua viaggi all’estero o anche sulla costa romagnola viene messo ‘a riposo’ per garantire la salute dei donatori e dei riceventi. Secondo il Direttivo anche l’impossibilità di tenere aperta la struttura di sabato ha inciso negativamente sui numeri. Ma la sezione di Abbiategrasso è anche una presenza importante per tutto il territorio: svolge un grande lavoro formativo e informativo nelle scuole cittadine. Alle scuole dell’obbligo è stato donato il Diario Scolastico: un costo in meno e una fonte di notizie sanitarie utili per le famiglie; nelle scuole superiori i volontari Avis da anni intervengono, accompagnati da medici ematologi, per offrire una lezione nel contempo scientifica e di educazione civica perché dimostra ai ragazzi l’importanza del volontariato nella società. Nel bilancio dell’associazione sono da conteggiare anche le iniziative volte a promuove il senso di appartenenza alle comunità locali: le biciclettate, la presenza nelle piazze durante le feste patronali e il sostegno di attività ludiche. Altro ambito in cui Avis Abbiategrasso si è impegnata da sempre è quello culturale: alcune mostre sono diventate il momento per riordinare archivi fotografici e documentali che resteranno una fonte preziosa per chi vorrà scrivere la storia della nostra città. Veramente tanto è il lavoro e il tempo generosamente offerto dagli instancabili volontari. L’intervento del dott. Paolo Rivera, responsabile dei centri trasfusionali di Magenta e Abbiategrasso, ha cercato di evidenziare la complessità, sia sul piano sanitario che su quello organizzativo, che sta dietro ad ogni singola donazione: i protocolli devono garantire la salute dei donatori, dei pazienti e anche degli operatori sanitari; devono garantire soprattutto la corretta conservazione del sangue donato (materiale delicatissimo e facilmente deperibile) e della sua trasformazione negli emoderivati (per questo le donazioni del sangue al sabato richiederebbero non solo l’apertura del nostro centro, ma anche l’attivazione del servizio di trasporto e di raccolta di Garbagnate). Il dottore non nega che le difficoltà logistiche e sanitarie si intrecciano, spesso faticosamente, con campanilismi e con le politiche sanitarie regionali e statali non sempre coerenti. Da cittadini conosciamo l’importanza e la capacità organizzativa di questa associazione nazionale che per tanti aspetti pratici incrocia l’attività della sanità pubblica; ma soprattutto conosciamo AVIS Abbiategrasso e i volti degli instancabili responsabili della sezione cittadina e la ricaduta che il loro lavoro ha sul territorio. Grazie.

 

 

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