ABBIATEGRASSO – “Un sogno che può diventare realtà, l’importante è crederci”. Ha esordito così l’assessore Daniela Colla, che nel pomeriggio di venerdì 30 settembre ha presentato la mostra d’arte “Artemisia”, organizzata dall’omonima associazione artistica culturale presso i sotterranei del Castello Visconteo con il patrocinio del Comune. Gli spazi dei sotterranei sono stati letteralmente invasi dalle opere d’arte dei soci: nella sala centrale sono esposte le opere in ceramica dipinte, oltre a busti decorati e quadri ad olio; nella sala a destra sono mostrati i dipinti ad olio che rappresentano paesaggi, nature morte e “vive” e ritratti di danzatori; nella sala frontale sono presentate opere di oreficeria, abbigliamento e oggettistica (candele, vasi dipinti) esclusivamente “handmade”, fatte a mano, per testimoniare l’impegno dei soci e l’importanza di questa associazione per loro, soprattutto perché auto-finanziata e senza fini di lucro. Un percorso quindi “breve ma intenso” che, attraverso qualsiasi tipo di arte, dalla scultura a piatti e vasi decorati, fino ai dipinti ad olio, interpreta un’arte originale proprio perché soggettiva. La seconda edizione, quindi, si è rivelata essere anche più efficace della prima, dato che nell’ultimo anno si sono aggregati numerosi giovani che portano idee nuove e vengono aiutati dall’esperienza degli adulti, come ha ben sottolineato Luisa Maderna, presidente dell’associazione, che si è detta molto felice di questo incremento di giovani proprio perché “i grandi così possono imparare dai giovani e i giovani imparano dai grandi”. Il progetto ha partecipato attivamente all’evento “Una città luminosa” con l’esposizione delle opere lucenti nel giardino antistante i sotterranei durante tutta la serata. La mostra sarà aperta fino al 9 ottobre nei seguenti orari feriali: ore 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00, sabato 10.00 – 23.00 e domenica 10.00 – 19.00; durante la settimana ospiterà alcune classi per un percorso scolastico in cui verranno spiegate le singole tecniche artistiche. L’arte non è mai abbastanza, soprattutto se unisce generazioni e generi. Ilaria Scarcella