ABBIATEGRASSO – Una certezza, un servizio fornito da 20 anni con professionalità, formate “in casa” e tutte certificate, è stato tolto alla Croce Azzurra. Dalle ore 22.01 di venerdì 30 aprile, se si chiama il 112 per un’emergenza sanitaria (ex 118), non interverrà più un’ambulanza della Croce Azzurra ma di Ata Soccorso Onlus, con sede a Vermezzo con Zelo, i cui titolari (pare siano legati a First Aid One coinvolta nell’indagine per turbativa d’asta dell’Asst di Pavia) hanno rilevato Ata, società del territorio, ora Ata Soccorso Onlus. Incontriamo venerdì pomeriggio il presidente di Croce Azzurra, Ornella Oldani, e il vice presidente, Davide Bertani, nella loro sede con ingresso in via Mentana. La delusione è palpabile e cerchiamo di capire cos’è accaduto. Da quanto tempo svolgete questo servizio? “Croce Azzurra ha compiuto 45 anni nel mese di febbraio, fino al 2000, anno in cui è stato istituito il numero ‘118’ gestito dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU), l’Associazione effettuava i suoi servizi per l’ospedale di Abbiategrasso, dopo la creazione del 118 ha iniziato ad operare per AREU con convenzioni che finora erano sempre state confermate. Nel mese di luglio 2020 è stata indetta ‘La procedura di selezione per l’affidamento del servizio di soccorso in emergenza urgenza 118, della Regione Lombardia con convenzioni della durata di 48 mesi’. Abbiamo partecipato al bando, contenti per la novità di un’ambulanza in più, in servizio nelle 12 ore diurne”. Quali i requisiti richiesti per partecipare alla selezione? “Viene chiesto di presentare una proposta tecnica ed economica, per quella economica ci siamo basati sui costi degli anni precedenti e quella tecnica totalizza punteggi in base alle caratteristiche indicate sulla sede, sui mezzi a disposizione… Per esempio un’ambulanza viene valutata con il massimo punteggio se, come la nostra, è nuova, e nella nostra domanda di partecipazione ci eravamo impegnati anche all’acquisto di un secondo mezzo nuovo in previsione delle 12 ore diurne in aggiunta previste dal bando oltre ad aver indicato altre due ambulanze di backup già in nostro possesso… Un’altra richiesta tecnica riguardava il personale impiegato e il rapporto ‘tra forza lavoro’ volontaria e dipendente. Abbiamo sempre garantito il servizio diurno infrasettimanale grazie a 7 dipendenti, sostituiti di notte e nei festivi dai volontari. Un altro punto fondamentale della proposta tecnica è il posizionamento della sede di stazionamento secondo il punto individuato da AREU, la nostra sede dista a poco più di 1 km dal punto individuato. Tra le richieste tecniche anche la descrizione della sede: i locali adibiti al riposo del personale, l’autorimessa coperta, lo smaltimento del materiale sporco, tutti requisiti che l’Associazione può rispettare senza alcuna difficoltà…” Quando avete capito di aver perso l’aggiudicazione? “Abbiamo saputo dell’aggiudicazione definitiva il 28 aprile ma la provvisoria risale allo scorso 24 febbraio. Nel periodo trascorso tra l’aggiudicazione provvisoria e la definitiva c’è stato un periodo in cui Areu ha verificato quanto era pervenuto da chi ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria. Siamo perplessi da quanto letto tra i dati ufficiali, per esempio, dall’ultima delibera di AREU risulta che la stessa Ata Soccorso onlus, scelta per sostituirci, ha rinunciato volontariamente a 9 postazioni tranne che a quella di Abbiategrasso. Un’altra ‘stranezza’ è che, mentre nel periodo provvisorio risultava aver conseguito un punteggio di 64, con 10 punti in più rispetto a Croce Azzurra, ora ha ottenuto l’appalto per meno di 1 punto, la differenza con noi è solo 0,89. Risulta anche modificata l’offerta economica ATA che è stata ridotta di 120.000 euro, superando comunque di 10.000 euro quanto richiesto da Croce Azzurra. Per un’offerta complessiva di 668.004 euro”. Cosa farete ora? “Continueremo ad offrire la nostra disponibilità e presenza a chi ha bisogno dei nostri servizi di trasporto sanitario e, per quanto riguarda l’emergenza-urgenza, mettiamo a disposizione di AREU un’ambulanza ‘a gettone’ che significa che se occorre ci siamo. Intanto, per quanto riguarda la convenzione persa, abbiamo richiesto l’ accesso agli atti”. La cittadinanza da quando ha saputo da una fonte giornalistica della possibile perdita del rinnovo della convenzione da parte di Croce Azzurra esprime e segnala la propria preoccupazione per la qualità del servizio che verrà ora offerto al territorio, dispiaciuti della scelta di AREU che penalizza una realtà consolidata, affidabile, radicata sul territorio, con personale volontario locale che da quasi mezzo secolo si spende generosamente per garantire interventi tempestivi e sicuri soprattutto in caso di emergenza, quando anche la differenza del soccorso può costare la vita. Ricordiamo che un centinaio di volontari attivi in Croce Azzurra hanno assicurato circa 3.000 interventi all’anno. E.G.