L'eco della città

Appello ai sindaci di Magenta e Abbiategrasso

La nuova, anzi vecchia proposta di un ponte a Nord di Robecco in località Peralza (progetto già cassato dalla Regione nel 1998), ventilata dal Parco del Ticino, organo per altro non deputato a decidere sulla questione, bensì a dare eventualmente pareri (meglio sarebbe che si interessasse con lo stesso vigore dei problemi reali del parco) e non avversata dagli altri comuni interessati, salvo quello di Robecco, mi impone un accorato appello ai Sindaci delle due città più importanti del territorio, Magenta ed Abbiategrasso. Un appello volutamente forte e sincero perché non cadano nella misera trappola di un manipolo di politici, dediti solo a guardare il proprio orticello, pronti a sciacquarsi la bocca con la parolona “SOLIDARIETA’”, tranne quando si parla del proprio territorio. Cosa avrebbero fatto ad es. gli amici di Cassinetta ed Albairate, ma anche tutti gli altri Comuni del circondario, se Robecco, quando si trattò di accettare sul proprio territorio il Depuratore Consortile avesse ragionato come loro?
Un po’ di ripasso della storia non fa mai male, se non altro per cercare di non sbagliare nel futuro. Vi ricordo allora, che i padri fondatori che concepirono questa strada, nel lontano dopo guerra, volevano un collegamento che dalla Svizzera (e da questa a nord verso il porto di Rotterdam) portasse al porto di Genova, per collegare i due più grandi porti che hanno uno sbocco sul mare in Europa. E guarda caso, proposero questa tratta perché, oltre ad intersecarsi con il più importante aeroporto del nord Italia, era quella più diritta e spedita a raggiungere lo scopo. Perciò, per chi non lo avesse ancora capito, questa strada NON È LA CIRCONVALLAZIONE DI ROBECCO (diventerà contestualmente anche la circonvallazione di Robecco), bensì una strada a due/quattro corsie che continua quella già in essere da Malpensa a Magenta.
Ora, Voi Sindaci di Magenta ed Abbiategrasso, possibile che non abbiate presente questo minimale punto di partenza? Possibile che nessuno di Voi è venuto in mente di dire ad ANAS che a fronte di un mega-progetto insulso come quello presentato e la possibilità di passare con una via-sòra (strada di campagna) con ponte a Nord e inserimento sulla vecchia S.S.526, o altre invenzioni come passare sotto il Naviglio tra Robecco e Cassinetta, non ci possa essere una via di mezzo? ANAS a che gioco sta giocando? Suvvia Signori!!!! Voi state gestendo le due più importanti città del circondario, non potete accettare simili stupidi compromessi, nascosti dalla becera scusante che per fare l’opera TUTTI I SINDACI DEVONO ESSERE D’ACCORDO. Ma lo capisce anche un bambino che questa è una scusa per non fare nulla. Seguendo questa logica l’Autostrada del Sole non si sarebbe mai fatta, o sarebbe stata lunga 50.000 KM. In democrazia, me lo insegnate, è la maggioranza che vince e non l’unanimità che non c’è quasi mai. Così come la ricerca di una soluzione deve portare ad un compromesso di alto profilo e non relegato a meri interessi di parte tali da far scadere la stessa al piano delle patate.
Non occorre un grande sforzo mentale; la strada è già lì da copiare; quella che va a Malpensa. Basta continuare passando sotto terra tra Robecco e la frazione di Castellazzo e continuare poi diritti per il collegamento con la Milano-Baggio e poi per Vigevano. Una strada che permetta in moltissimi punti di poter coltivare ancora, perché in galleria, e che tuteli l’ambiente il più possibile.
Robecco e il suo Sindaco, cui va il grande merito di essersi imposta lucidamente contro queste proposte a dir poco ridicole, non possono accettare questi ricatti, perché una viabilità come quella in questione riguarda tutti. Robecco non ha bisogno del contentino, ma vuole risolvere, visto che si spendono soldi di tutti, un problema generale assieme ad un problema locale. NESSUNO PERCIÒ ABBIA LA FACCIA TOSTA DI DIRE CHE SE LA STRADA NON SI FARÀ SARÀ COLPA DI ROBECCO E DEL SUO SINDACO. Usciamo perciò, Sindaci di Magenta ed Abbiategrasso, dal ghetto della bassa politica politicante fatta di oscuri e spregevoli ricatti e il vostro parlare sia SI SI, NO NO (almeno sapremo a chi guardare in faccia) a favore dell’unica soluzione, a mio modo di vedere ma non solo, che qualunque mortale, sgombro da mille interessi politici, personali e di parte può concettualmente sposare. Non è più il tempo di tergiversare e la gente ormai questi atteggiamenti non solo non li condivide più, ma proprio non li capisce più, specialmente se per partorire certe idiozie occorre andare fino a Roma al Ministero, spendendo pure soldi pubblici.
A Voi, prima di tutti, il compito di riprendere il dialogo su basi serie e responsabili, per appoggiare proporre ad ANAS un progetto credibile e fattibile, che non può accontentare tutti, ma che abbia una visione territoriale confacente con lo scopo per la quale è nato.
Con la consapevolezza dell’impegno e della difficoltà di svolgere il vostro mandato, accettate con sincero affetto questa mia reprimenda, con la speranza che possa servire a qualcosa e soprattutto che non mi faccia rimpiangere …chi c’era prima di Voi, che non ha combinato niente, ma almeno non ha fatto disastri. Saluti cordiali e buon lavoro. Dario Tonetti, Robecco s/N

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