ABBIATEGRASSO – Michele Bona, presidente della Sezione ANPI “Giovanni Pesce”, ha aperto l’assemblea degli iscritti, la mattina di domenica 19 febbraio presso la Cooperativa Rinascita, ricordando le situazioni problematiche che abbiamo vissuto e stiamo tuttora vivendo: la pandemia, che ancora non ci siamo del tutto lasciati alle spalle, la guerra russo-ucraina alle porte, che dopo un anno ancora non è prossima a soluzione.
Con effetti, in entrambi i casi, che hanno pesato sull’economia delle famiglie. Ha sottolineato la posizione netta dell’ANPI nazionale contro l’invio delle armi e a favore del ricorso al dialogo. “Il 2022 ha portato la prima donna ad essere Presidente del Consiglio e l’affermazione del centrodestra al Governo nazionale, alle elezioni comunali nella nostra città e alle elezioni regionali in Lombardia – ha proseguito Bona – Un dato preoccupante è il calo continuo dei votanti, la disaffezione alla partecipazione democratica dei cittadini, dovuta anche all’incapacità delle forze politiche a dare loro risposte soddisfacenti. Anche ad Abbiategrasso sul problema della Sanità ci sono state promesse disattese e l’ambiente rischia la distruzione per fare spazio a un nuovo centro commerciale e alla tangenziale.
La città è trascurata, non ci sono momenti di condivisione né spazi per i giovani. Il disamore è la conseguenza più ovvia”. Bona ha poi esposto una carrellata di iniziative svolte: interessanti mostre, spettacoli teatrali partecipati, un presidio all’Annunciata contro il nuovo centro commerciale, pastasciutta antifascista, visite guidate al Binario 21 e al Quartiere Ortica. Ha riferito anche di un incontro con l’Amministrazione, in cui è stata accettata la proposta di finanziare la realizzazione di un opuscolo, rivolto soprattutto alle scuole, che racconta le vie, i luoghi, le persone della Resistenza ad Abbiategrasso. Si sono già svolte e continueranno ad essere organizzate visite guidate con Francesca Facchetti, dipendente comunale, che accompagna le scolaresche in un percorso in città attraverso i luoghi della Memoria.
Ha parlato poi di alcune iniziative in programma per l’anno in corso: con altre associazioni un incontro-dibattito sulla libera informazione con giornalisti d’inchiesta il 2 marzo alle 21 nei sotterranei del Castello; una mostra e uno spettacolo per il 25 aprile; in primavera-estate una camminata in luoghi significativi tra Ozzero e Abbiategrasso; un’uscita di un giorno sui sentieri partigiani; la tradizionale pastasciutta antifascista. Ha concluso ricordando la storia del partigiano Marco Marino, nostro concittadino, ucciso nella battaglia di Cesara il 25 febbraio 1945.
Ha preso, quindi, la parola Ardemia Oriani dell’ANPI provinciale, che ha illustrato la linea d’azione dell’associazione, definita dal Congresso, nella realtà attuale e per il futuro. “Siamo i testimoni della lotta partigiana oggi e nel futuro – ha affermato Ardemia – Siamo un’associazione che diventa sempre più grande: superiamo i 12mila iscritti a Milano e provincia, 130mila iscritti a livello nazionale. La nostra è un’adesione ideale ai valori di libertà, democrazia, pace, uguaglianza, pari opportunità, giustizia. Diamo e daremo in futuro un contributo autonomo alla società in Italia per lo sviluppo della democrazia e dei diritti d’uguaglianza. Nel nuovo contesto di una guerra inaspettata l’ANPI vuole essere costruttrice di pace – ha sottolineato Ardemia, preannunciando il presidio unitario che si sarebbe tenuto il 24 febbraio a Milano in piazza Santo Stefano con letture, musica, interventi, concluso da una veglia – I mutamenti climatici sono un altro tema da approfondire. Crea, invece, preoccupazione il fatto che partiti di destra siano stati votati e occupino posti importanti dello Stato.
Fratelli d’Italia, il primo partito, non ha chiuso con il passato e gli episodi che stanno succedendo in varie città sono segnali, non ragazzate, riportano indietro la società. Altro nostro baluardo è la difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione: per una democrazia partecipata e antifascista chiediamo che nella prima parte essa sia pienamente applicata (es. diritto alla salute, al lavoro); se poi il Governo vuole mettere mano con modifiche alla seconda parte, introducendo il presidenzialismo e l’autonomia differenziata, saltano gli equilibri e la democrazia ne risente.
Su questi temi vanno organizzati momenti di approfondimento. Forza dell’ANPI è il pluralismo. Anche la Memoria è importante, un popolo si basa sulle proprie radici, non mettiamoci una pietra sopra. Siamo un punto di riferimento e diamo un nostro contributo – ha concluso Ardemia – Siamo un’associazione che parte da lontano e vuole andare lontano, per il bene comune e lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese”.
La tesoriera Antonella Beri ha riferito, quindi, qualche dato sull’associazione: 120 gli iscritti nel 2021, 135 nel 2022, 75 uomini e 60 donne, solo 8 i giovani under 35. Ha illustrato il bilancio consuntivo, approvato all’unanimità. Ardemia Oriani ha preannunciato, infine, che quest’anno la Festa Nazionale dell’ANPI si terrà a Bologna dall’1 al 5 giugno.
Mariagrazia Broglia